Categorie
Influencer delle Marche Ancona Architetture Fasciste La grande storia

Monumento ai Caduti di Ancona – Architetture Fasciste

Il Monumento ai Caduti di Ancona è un’opera architettonica di straordinaria bellezza e simmetria, situata in piazza IV Novembre nel rione del Passetto.

Il monumento ai Caduti di Ancona e la sua storia

Monumento ai Caduti di Ancona situato in zona Passetto

È situato nella parte nord al confine con il Parco Naturale del Conero. Ad Ancona è chiamato semplicemente “il Monumento”, per antonomasia. È posto al termine del lungo viale della Vittoria ed è collegato alla sottostante spiaggia del Passetto attraverso un’ampia scalinata che, ad un certo punto, si divide in due rampe semicircolari.

Gli omaggi agli eroi nazionali sono diventati il simbolo di molte città, tra cui il capoluogo dorico delle Marche. La città vede la costruzione di questo eccezionale monumento per i caduti della grande guerra (28 Luglio 1914 – 11 Novembre 1918). Il governo italico sente difatti il bisogno di onorare con un tributo simbolico i tanti anconetani morti sia in seguito al bombardamento della città nel 1915 ad opera della flotta austro-ungarica sia combattendo sul fronte.

Il libro Mussolini ha fatto anche cose buone prova a screditare l’immagine di Benito Mussolini e del fascismo con tutte le fake news, e si legge nella sua copertina: “Il risultato del suo regime ventennale fu un generale impoverimento della popolazione italiana, un aumento vertiginoso delle ingiustizie, la provincializzazione del paese e infine, come si sa, una guerra disastrosa”.

Eppure oggi, nonostante questo, l’architettura fascista insieme a quella romana da cui deriva è tra le più fotografate in Italia, come per esempio il Palazzo della Civiltà Italiana (colosseo quadrato) di Roma con oltre 4000 recensioni diventato l’insediamento di una delle icone della moda, ovvero Fendi. Che la propaganda fascista abbia detto molte fandonie ed esagerato su molti argomenti è un dato di fatto così come la disastrosa campagna estera dove le abbiamo prese a non finire.

Tuttavia, non si può fare di tutta un’erba un fascio e l’architettura fascista ne è un esempio. Il bello, è bello: non è perché è di origine fascista allora non è più bello. L’imparzialità è d’obbligo.

La costruzione del Monumento ai Caduti di Ancona

Nel marzo del 1923 avviene la cerimonia per la messa in posa della prima pietra. All’interno di questa viene inserita una pergamena commemorativa realizzata e donata dall’architetto urbinate Giuseppe Andreoli, recante la seguente iscrizione:

“Dal sangue degli eroi sorsero nei secoli le opere che più altamente affermano la nobiltà dello spirito umano. Dal sangue purissimo e generoso dei figli che prima d’ogni altra città Ancona diede alla grande guerra redentrice, sorga perenne il monumento che sta a simbolo d’amore agli Italiani – Fiero ed austero ammonimento agli stranieri. 11 marzo 1925″.

Il sacrario, Opera dell’architetto locale Guido Cirilli già impegnato nel cantiere del Vittoriano, è terminato nel 1930 e ufficialmente inaugurato il 3 novembre del 1932 alla presenza di Benito Mussolini in visita per il Decennale della Rivoluzione Fascista.

YouTube video player

Posto al termine del viale della Vittoria, il complesso sovrasta il verde e le acque della spiaggia del Passetto accessibile dalla scalinata. Tutto l’insieme, visto dal mare, ricorda la forma di un’aquila in volo ad ali spiegate. Cirilli interpreta abilmente la classicità più solenne per mezzo delle otto colonne doriche in pietra d’Istria impiegate. L’ara votiva racchiusa nello spazio circolare e aperto, tradizionalmente pagano, ne fa un vero e proprio tempio ai condottieri caduti, così come la corona ornamentale di fasci littori, fregi decorativi, elmi e spade istoriate, rammentano un culto profondo del sacrificio e della vittoria, oltre che, ovviamente, una forte ricerca estetica d’equilibrio e forza classica.

Omaggio al poeta Giacomo Leopardi

Sulla sommità del fastigio (parte più alta del coronamento di un organismo architettonico), vi è uniscrizione recante i versi di Giacomo Leopardi: 

“Beatissimi voi, Ch’offriste il petto alle nemiche lance. Per amor di costei ch’al Sol vi diede”.

Parte del canto all’Italia, composto in gioventù dal poeta di Recanati, un inno di riscossa nazionale, di amor di patria e di attaccamento alla storia millenaria d’Italia. Il fascismo imprime pertanto nella pietra la grande poesia romantica ottocentesca fondendola con l’eroismo del novecento.

YouTube video player

Localizzazione del monumento

Ecco la mappa del monumento che con oltre 2000 recensioni rappresenta un’attrazione turistica molto fotografata e caricata sui social (principalmente Instagram). Pertanto tutti i dati dimostrano come l’architettura fascista abbia avuto e ancora oggi ha un’influenza sulla società non solo italiana ma anche straniera.

Categorie
Cicloturismo nelle Marche Influencer Influencer delle Marche Let's Marche Numana Porto Sant'Elpidio

Marche full experience: le 10 cose da fare nelle Marche

Marche full experience – Le Marche si trovano nel centro dell’Italia e sono prevalentemente collinari con i Monti Sibillini che si trovano all’interno ed il Mare Adriatico con la ciclovia e tutta la dinamica turistica della costa.

I monti più ammirevoli della regione sono il Monte Vettore che rappresenta la cima più alta e il Monte Priora, entrambi facenti parte della catena dei Monti Sibillini, senza dimenticare il Monte Pizzo Meta (sopra i Piani di Ragnolo) ed il Monte Conero, il quale si tuffa a strapiombo sull’Adriatico. Da Numana fino a Sirolo il panorama è mozzafiato, come mostrato nell’immagine di copertina.

Consigliato da seremailragno

Le spiagge marchigiane si alternano tra distese di sabbia vellutata e finissima a quelle più frastagliate con i massi rocciosi che si bagnano nelle acque limpide e cristalline del mare.

Quest’ultime, sono riconosciute in tutto il mondo per la loro unicità e bellezza. Tra le località più suggestive della regione, troviamo i Borghi più belli d’Italia, capolavori favolosi che fanno capolino tra le colline. In questi piccoli villaggi di pietra il tempo sembra essersi fermato.

La qualità della vita, l’armonia architettonica e le forme di questi luoghi sono state oggetto di grandi riconoscimenti. Cosa aspetti a fare una Marche full experience?

Marche Full Experience
  1. Esplorazione di Borghi Storici: Le Marche sono ricche di borghi medievali affascinanti come Urbino, Ascoli Piceno, Gradara e Sarnano. Puoi passeggiare per le strette strade acciottolate e scoprire l’architettura storica.
  2. Cucina Marchigiana: Assapora la cucina locale. Le Marche sono famose per piatti come la porchetta, gli strozzapreti, il vincisgrassi (una lasagna locale), e i formaggi pecorino.
  3. Vino e Enogastronomia: La regione è rinomata per i suoi vini, tra cui il Verdicchio. Visita le cantine locali per degustare vini e imparare sulla produzione vinicola.
  4. Escursioni Naturalistiche: Goditi la bellezza naturale delle Marche con escursioni nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini o lungo la costa adriatica.
  5. Eventi Tradizionali e Festival: Partecipa a eventi locali e festival che celebrano la cultura e le tradizioni marchigiane. Ad esempio, il Carnevale di Fano è uno dei più antichi d’Italia.
  6. Attività Balneari: Se visiti durante i mesi estivi, approfitta delle spiagge lungo la costa adriatica per rilassarti e fare attività balneari.
  7. Arte e Cultura: Visita musei e gallerie d’arte. Urbino, ad esempio, è famosa per essere la città natale di Raffaello e ospita la Galleria Nazionale delle Marche.
  8. Shopping Locale: Esplora i mercati locali per acquistare prodotti tipici come olio d’oliva, formaggi, salumi e artigianato locale.
  9. Attività Outdoor: Se ami l’avventura, considera attività come il trekking, il ciclismo o l’arrampicata nelle zone montuose.
  10. Relax nelle Terme: Le Marche offrono anche diverse stazioni termali dove puoi rilassarti e beneficiare delle proprietà terapeutiche delle acque termali.


Seremailragno Edizioni logo piccolo png
Exit mobile version