IP investe in automazione e tecnologia, cercando di rimanere a stretto contatto con l’evoluzione del mercato. Sempre più vicini al cliente grazie alla nuova partnership con Amazon. Potrete ritirare i vostri acquisti dal distributore IP ed approfittarne per fare rifornimento. Il primo Amazon locker è attivo sul Punto Vendita di Cesano Boscone a Milano. E tanti altri ne arriveranno molto presto.
(Fonte:Twitter)
Cosa sapere su Amazon Locker
Amazon Locker è un punto di ritiro self-service dove potrai ricevere i tuoi acquisti Amazon. Potrai trovare Amazon Locker in Supermercati, Centri Commerciali, Stazioni di servizio. Durante il processo d’acquisto potrai scegliere Amazon Locker, verificare gli orari di apertura e di chiusura e scegliere la modalità di spedizione fra “Standard” o “1 giorno”. La modalità di spedizione 1 giorno è gratuita per gli iscritti ad Amazon Prime. Una volta che il tuo ordine verrà consegnato all’Amazon Locker selezionato, riceverai un’e-mail di notifica con le istruzioni e un codice univoco da utilizzare per il ritiro. Quando arriverai all’Amazon Locker, segui le istruzioni fornite sullo schermo e inserisci il tuo codice. Tutti i pacchi consegnati in un Amazon Locker dovranno essere ritirati entro 3 giorni di calendario. Se non sei in grado di ritirare il tuo pacco entro questo lasso di tempo, il pacco tornerà ad Amazon e verrà effettuato un rimborso totale in automatico. Solo gli ordini spediti da Amazon.it sono eligibili per spedizione ad Amazon Locker. Tutti gli altri ordini acquistati su Amazon ma venduti e spediti da terze parti non sono eligibili per la spedizione ad Amazon Locker. Attualmente gli Amazon Locker accettano pacchi di dimensioni fino a 42cm x 35cm x 32cm ed un peso massimo di 4.5kg.
L’evoluzione del mercato
Il mercato della distribuzione di carburante ha subito dei mutamenti abbastanza importanti per quanto riguarda i risvolti sociali. Dalla crisi petrolifera del 1973 ad oggi molte cose sono cambiate. I margini di guadagno si sono sicuramente ridotti, le accise sono aumentate e il cliente ha visto ridursi i servizi a lui rivolti pur pagando gli stessi importi se non cifre maggiori per fare il pieno di carburante. Il mestiere del benzinaio è andato a scomparire sempre di più, sostituito dalle fredde e precise colonnine self-service.
Questo mutamento verso l’automazione ha sicuramente ridotto i posti di lavoro del mercato a bassa specializzazione (servizio diretto al cliente) a favore di quello a medio/alta specializzazione (progettazione, installazione, manutenzione). Da una parte abbiamo quindi avuto la riduzione dei rapporti umani (rapporto gestore/cliente),dall’altra abbiamo avuto l’estensione della distribuzione garantita a tutte le ore del giorno. Quello dei distributori di carburante è un caso studio interessante poiché rispecchia in anticipo i mutamenti della società. Presto anche le palestre aumenteranno le ore di apertura estendendole anche in orari notturni (nelle grandi città è stato già fatto) e così anche i supermarket, ecc…Perché analizzare i distributori di carburante? Perché sono stati i primi punti vendita gestiti da grandi multinazionali quando ancora la globalizzazione era un brodo primordiale.
Il futuro?
Beh è chiara l’evoluzione. Si vuole portare l’automatizzazione in tutti gli ambiti, riducendo i costi maggiori dell’essere umano. Il corriere non dovrà più arrivare a casa tua, ma semplicemente al distributore. Maggiore efficienza, minor tempo, costi minori. Insomma il prezzo minore pagato dal cliente si riflette con un maggior taglio di posti di lavoro a bassa specializzazione. La conseguenza? Un prezzo minore determina un disagio sociale maggiore in una società con bassa cultura tecnica.
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