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I concerti in montagna offrono un’esperienza unica, combinando l’emozione della musica con la bellezza dei paesaggi naturali. Tuttavia, tali eventi possono rappresentare una seria minaccia per gli ecosistemi montani se non sono organizzati in modo sostenibile.
I concerti in montagna possono valorizzare il territorio e offrire esperienze culturali indimenticabili, ma è indispensabile che siano organizzati tenendo in grande considerazione la fragilità degli ecosistemi montani. Un approccio sostenibile e responsabile è la chiave per garantire che questi eventi non compromettano l’ambiente, permettendo alle future generazioni di godere della stessa bellezza naturale.
Il prossimo 26 luglio Lorenzo Jovanotti sarà protagonista di un evento straordinario: un concerto al No Borders Music Festival, che celebra il suo trentesimo anniversario nella location senza precedenti dei Laghi di Fusine, a Tarvisio (UD), al confine tra Italia, Austria e Slovenia. Sono stati bruciati in pochissimo tempo i 5 mila biglietti per lo specialissimo concerto, sintomo che i cittadini europei sono insensibili alle tematiche ambientali e al rispetto per la natura.
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TENNACOLA – Abbassamento della falda idrica: possibile il razionamento notturno nei comuni delle due province servite.
Albunia, Presidente: “Invitiamo i cittadini a non disperdere la preziosa risorsa”.
SANT’ELPIDIO A MARE – Tennacola Spa che gestisce il servizio Idrico Integrato in 27 comuni presenti nel territorio dell’ATO. n.4 , 13 della provincia di Macerata 14 di quella di Fermo, ha riscontrato un abbassamento delle falde idriche che impone una scrupolosa attenzione da parte di tutti i cittadini ad un uso responsabile dell’acqua.
È possibile infatti, che, qualora la situazione non registri un miglioramento, si renda necessario da parte del Consorzio Tennacola, un razionamento della risorsa idrica nelle ore notturne nel territorio servito.
“Stiamo monitorando costantemente la situazione – dice Antonio Albunia, Presidente di Tennacola Spa – e per questo è fondamentale richiamare la collettività ad un uso parsimonioso dell’acqua, un bene prezioso da tutelare”. “Occorre evitare consumi eccessivi e non necessari” – raccomanda il Presidente. “Nonostante le piogge abbondanti delle ultime settimane – insiste Albunia – l’assenza di precipitazioni nevose lo scorso inverno ed i periodi prolungati di siccità dei mesi passati hanno provocato una progressiva riduzione delle falde idriche”.
“È possibile – conclude il Presidente di Tennacola Spa – che nelle prossime settimane si renda necessario un razionamento della fornitura nelle ore notturne, provvedimento che, fino ad oggi, Tennacola non ha mai avuto bisogno di adottare. Qualora tale scelta si dovesse rendere necessaria, non mancheremo di fornire puntuale comunicazione ai cittadini ed ai Comuni interessati. Per il momento rinnoviamo con forza l’invito a non disperdere un bene prezioso”.
In tutto questo c’è chi vuole captare l’acqua del Tenna per portarla altrove togliendola ai comuni della valle. L’acqua sta diventando sempre di più l’oro blu.
L’erosione avanza lungo le rive del Tenna, la noncuranza dei fiumi, l’indifferenza e la mancanza di rimedi posti a riguardo, stanno mutando profondamente il nostro territorio. Provvedimenti? Una timida rete arancione da cantiere per evitare il passaggio nella zona. Il Ruzzodromo di Fermo viene eroso anno dopo anno senza alcun pubblico intervento.
In archivio abbiamo due foto scattate nella “pista” di passeggio costeggiante la zona industriale di contrada Molini Girola (FM) il 21/06/2014 dove è iniziato il peggioramento dell’erosione con la caduta degli argini.
In 3 anni l’erosione è avanzata inesorabilmente distruggendo quasi completamente la strada. Manca un focus su parchi naturali pubblici, cura del suolo pubblico, potatura degli alberi e di erbacce.
Questo piccolo parco è frequentato da molte persone per passeggiare, andare in bici, con il proprio cane o per fare jogging. Solo quando si tratta di riempire migliaia di metri quadri di cemento si alzano le orecchie di politici, politicanti e palazzinari. Non ascoltare i segnali della terra significa non ascoltare il nostro senso civico e il rispetto per madre natura. ALZIAMO LA VOCE VERSO LE ISTITUZIONI PROVINCIALI, REGIONALI E NAZIONALI.
Giugno 2023 – A quasi 10 anni dai primi scatti la situazione è visibilmente peggiorata al parco di Molini Girola dove continuano a franare gli argini e la strada bitumata. Il Tenna in piena fa paura e continuerà il suo processo di erosione.
In vista del nuovo ospedale a Campiglione di Fermo la strada lungo Tenna si deve allargare ma lato monte e non lato fiume onde evitare che i processi erosivi e le alluvioni provochino i soliti problemi di circolazione. Tagliare gli alberi significa andare a ridurre la “zona cuscinetto” e a limitare il potere assorbente/collante delle radici.
Allargare una strada verso il fiume significherebbe aumentare il rischio che invece andrebbe mitigato con scelte di progetto oculate che vadano a tenere conto degli eventi climatici avversi futuri. Una prevenzione in fase di progettazione è molto meno costosa di un intervento in caso di esondazione.
Domenica 6 ottobre 2024 – Alla prima piena del Tenna fatta bene vedremo cosa accadrà. La probabilità che si verifichi una situazione pericolosa è molto alta. Il servizio mostra le criticità di un territorio fragile a causa di uno sviluppo non correttamente progettualizzato e mancanza di pulizia degli alvei. Nella bella stagione cresce la vegetazione al centro del fiume e si accumula ghiaia, facendo deviare il corso lateralmente.
Tale vegetazione che cresce durante i periodi di magra non viene mai tolta, l’accumulo di ghiaia con anche pezzi di legno nelle parti centrali e la foce che presenta restringimenti con mancanza di pulizia (conseguente effetto imbuto) rappresentano le principali cause dei disagi/disastri durante i periodi piovosi (sempre più concentrati e virulenti).
I lavori nella Lungo Tenna peggiorano ancor di più la situazione in quanto è in atto un vero e proprio taglio di alberi trentennali con conseguente aumento del dissesto idrogeologico.
C’erano una volta le pianure o piane alluvionali poi ci si è antropizzato sopra e ogni volta che succede un evento avverso sempre meno sporadico si parla di morti e conta dei danni milionari. La piana alluvionale raccoglie buona parte della materia organica e inorganica che scende a valle.
Ripristinare le piane alluvionali è utile e necessario per almeno tre ragioni:
Morso del ragno violino – Questo ragno (Loxosceles rufescens) appartiene alla Famiglia Sicariidae.
I ragni di questa famiglia sono di colore marrone, con 6 occhi disposti in 3 paia e il corpo e gli arti rivestiti di peluria. Misurano 0.6-1.8 centimetri di lunghezza e quasi tutte le specie hanno un disegno di violino sul carapace. Formano sottili tele viscose che alcune specie ampliano nel corso della loro crescita. Le femmine depongono 30-300 uova per sacca ovigera e le conservano sulla parte posteriore della tela.
Il morso di questi ragni può essere molto pericoloso perché è in grado di provocare la degenerazione dei tessuti. Più piccolo e molto meno conosciuto della vedova nera mediterranea, il ragno violino è in realtà un animale schivo, preferisce fuggire invece di attaccare e mordere. Si chiama così proprio per una macchia sull’addome che ricorda lo strumento musicale.
100 specie nelle regioni calde di Nord e Sud America, Europa e Africa; dislocati tra le rocce, cortecce ombreggianti, erba (Fonte: Animali vol. 1 Mondadori).
Il morso del ragno violino all’inizio è asintomatico, indolore e l’area interessata non presenta alterazioni. Qualche ora dopo, poi, compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che, nell’arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e può ulcerarsi.
Lavate abbondantemente con acqua e sapone e se vi accorgete della presenza del ragno cercare di catturare l’animale per conservarlo anche se lo avete ucciso. L’identificazione è possibile anche se il ragno risulta malamente danneggiato valutando il capo al microscopio la presenza di 6 occhi invece di 8 come è tipico per tutti gli altri ragni. Scattate anche delle foto con il vostro cellulare, in questo modo potete inviarle immediatamente ai medici specializzati del centro antiveleni.
In caso di allarme, sospetti o peggioramenti contattare immediatamente il proprio medico di famiglia o il Centro Antiveleni del Niguarda di Milano (0266101029) soprattutto se i sintomi locali nelle ore successive compaiono e si aggravano. Attenzione se compare una lesione caratterizzata da una zona centrale inizialmente più arrossata che diventa più scura con il passare delle ore.
Il Centro Antiveleni (CAV) fornisce consulenza tossicologica specialistica al pubblico ed agli operatori sanitari per la diagnosi, la cura e la prevenzione delle intossicazioni acute. Il Centro è attivo 24 ore su 24 con la sua linea telefonica dedicata all’emergenza. È riferimento nazionale per le intossicazioni acute del territorio italiano (il 35% delle richieste di consulenza telefonica proviene dalla regione Lombardia, mentre il 65% dalle altre regioni italiane).
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