Domenica 14 maggio alle ore 17 presso l’ex stazione, oggi Casa della Memoria, si parlerà di treno! Insieme ad un team di esperti, appassionati e storici si tratterà la tematica del ruolo che la ferrovia Porto San Giorgio-Fermo-Amandola ha svolto nella storia più ampia dell’ex Campo di prigionia, ma non solo: sarà l’occasione per parlare di un progetto di valorizzazione, recupero e musealizzazione a cui Casa della Memoria e Luca Vesprini, studioso della storia ferroviaria, stanno lavorando da anni.
L’evento pubblico
Interverranno Marco Rotoni (sindaco di Servigliano), Giordano Viozzi (presidente della Casa della Memoria e regista), Elvezio Serena (professore di fisica, ex presidente di Italia Nostra Fermo che si batte da decenni per la rivalutazione del luogo), Luca Vesprini (giovanissimo ma grande appassionato delle ferrovie e dei treni), David Nicodemi (Presidente Associazione Trasportiamo).
Un modo per ritornare a parlare di storia, turismo e valorizzazione del territorio.
Dal progetto alle proteste per la chiusura
All’ingegner Ernesto Besenzanica fu affidato il compito di progetto del tratto ferroviario inaugurato poi nel 1908 (LEGGI QUI). La popolazione chiamava benevolmente questa ferrovia come LA BESENZANICA in onore proprio del grande progettista che aveva realizzato altre ferrovie anche in Romania e Bulgaria. Poi nel 1956 sotto le proteste di tutti venne chiusa e fu fatta una manifestazione popolare contro lo smantellamento in Piazza del Popolo. Il documento video appartiene alla videoteca di Fagioli Eugenio.