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Mentre controlli il tempo del primo maggio,
in Siria periscono con indomito coraggio.
Tutte queste bombe che piovono dal cielo,
sono l’orrore più crudele del mondo intero.
Siamo colpevoli,siamo assassini,
siamo “false persone per bene”,travestite da AGUZZINI.
Che colpa ne hanno tutti questi bambini??
Perchè questo oltraggio??
Sento il rumore delle bombe,
della mancanza di coraggio.
Sento dentro di me le bombe del primo maggio.
(PAUSA)
(Citando il 5 maggio)
Fu vera gloria?
Ai posteri l’ardua sentenza:nui
chiniam la fronte al Massimo
fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.

“Na recchia sorda cendo lengue secca” è un proverbio marchigiano e significa in italiano: “Un orecchio sordo (che non raccoglie provocazioni) cento lingue secca (fa tacere)“. La saggezza marchigiana vuole sottolineare come le persone vanno lasciate parlare senza dare loro soddisfazione, prima o poi taceranno sotto il peso del karma e delle loro nefandezze.

Fare l’amore e amare è come andare a pescare.
Non è un lavoro, non è un sacrificio
di certo non è, come andare in ufficio.
Si tira e si allenta, ma non si molla la presa
la preda rimane attaccata e distesa.
La fretta e la furia sono nemici
se tiri forte la canna addio alle alici.
Se lasci allentare
la preda scappare.
Fare l’amore e amare è come andare a pescare.
(di Michele Paoletti)
Fare l’amore e amare è come andare a pescare è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Ogni cosa al mondo ha un suo trade-off (un compromesso) basti pensare all’assorbente, vive in un posto stupendo ma in un periodo di merda. Non si può ottenere il massimo in ogni aspetto, la legge dell’equilibrio è salda a mantenere lontane le brusche variazioni, a ristabilire l’ordine delle cose, ecco quindi che eccedendo in una strada intrapresa inevitabilmente si finirà per bruciare un altro percorso della stessa quantità pari all’eccesso dell’altra. L’eccesso porta a squilibrio, a malessere, a disorientamento. Siate equilibrati e troverete la strada giusta.

Mi sovvien qualche ricordo, della fanciulla età,
quando lo spavaldello di turno si alzava l’8 marzo
ad acquistar mazzetti di mimose,
per le gioveni donzelle.
Nella classe lesto entrava,
col petto in fuori e il sorrisetto di se sicuro,
distribuiva quel fiore giallo con fare prematuro.
I sorrisetti si sprecavan, ma comunque non gliela davan.
(Poesia di Michele Paoletti)

Un giorno, al dottor Gregorio Maranon, scienziato, endocrinologo, storico, scrittore e pensatore della prima metà del XX secolo, domandarono quale fosse, a suo avviso, la scoperta scientifica più importante nella storia della medicina. Quell’uomo saggio rimase per qualche istante assorto poi rispose: “La sedia”. L’interlocutore rimase stupito e allora lui spiegò: “La sedia, che ci permette di sistemarci accanto al paziente, ascoltarlo e conoscerlo meglio”.