Chi è il più grande comunicatore degli ultimi sessant’anni se non colui che la televisione l’ha vista nascere, l’ha creata, l’ha plasmata a suo piacimento e per i suoi tornaconti personali?
Il mago della comunicazione
Il mago della comunicazione o meglio l’illusionista si chiama Silvio Berlusconi. Con quel foglio A4 piegato in due ha calcato tutti i palchi televisivi di Rai e Mediaset. Si può dire che nella comunicazione Silvio è stato imbattibile. Il conflitto d’interesse è stato immane (Studio Aperto spolvera sempre i super servizi sul cavaliere), ha saputo sfruttare l’arte oratoria di ingannare le persone utilizzando i suoi media personali Rete4, Canale 5, Italia 1 e la recente collaborazione con radio 105:

Era credibile grazie anche a quei fogli A4 piegati dove probabilmente non c’è stato mai scritto proprio nulla. Da l’impressione di uno che si è documentato, ha approfondito e ha dei dati a disposizione. Sono fogli che non legge mai, eppure sono sempre lì perché fanno parte del prestigio. Un’ altra frangia di osservatori ha ipotizzato una seconda tesi ovvero l’utilizzo dei fogli bianchi come fonte di attenuazione del tremolio alla mano. Ma ogni strategia ha la sua epoca e se negli anni ’90 il suo livello di credibilità era alto grazie ancora all’assenza diramata del “piccolo pargolo” (il Messia sotto molti punti di vista, il Diavolo sotto altri aspetti) di nome internet, del picco della “potenza televisiva” di Mediaset e dei successi internazionali del Milan ), oggi con il web a disposizione di tutti la musica è profondamente cambiata (in un paese di “pallonari” Silvio aveva compreso la necessità di avere una società calcistica nelle proprie mani per ottenere un doppio scopo: il consenso popolare e il riciclaggio di denaro. E in seguito lo capirono anche altre persone come i fratelli Della Valle.
Ogni numero di magia è composto da 3 parti o atti. La prima parte è chiamata “La Promessa“. L’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario: un mazzo di carte, un uccellino, o un uomo. Vi mostra questo oggetto. Magari vi chiede di ispezionarlo, di controllare se sia davvero reale, sia inalterato, normale. Ma ovviamente… è probabile che non lo sia. Il secondo atto è chiamato “La Svolta”. L’illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario. Ma ancora non applaudite. Perché far sparire qualcosa non è sufficiente; bisogna anche farla riapparire. Ora voi state cercando il segreto… ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. Per questo ogni numero di magia ha un terzo atto, la parte più ardua, la parte che chiamiamo “Il Prestigio”.
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