Un popolo non si governa con amore, rispetto, condivisione ma con paura, rabbia, odio. Perché per applicare delle politiche di controllo sulle persone per bene serve prima generare una dilagante insicurezza. Una volta generata l’insicurezza e amplificata la sua percezione vengono introdotte politiche di controllo atte a privare le libertà personali: lo abbiamo visto con il green pass, con la sicurezza stradale, ecc.
Dunque per poter introdurre gli autovelox devi far percepire che in dei tratti vi è insicurezza, in questo modo puoi installarli, colpire la popolazione e fare cassa. Per poter installare telecamere ovunque e riconoscimento facciale devi prima alimentare l’insicurezza cittadina facendo delle leggi nazionali a tutela dei ladri. In questo modo il controllo verrà accettato dalla popolazione con la scusa di incrementare la sicurezza.
Non si governa un popolo con la trasparenza e la correttezza, si governa un popolo e la psicologia delle folle con la strategia della paura che è fondamentale all’autocrazia. La democrazia è un’illusione utopica e distopica sempre più lontana dalla realtà. Per poter armare le nazioni bisogna prima architettare uno scenario mondiale di pericolo di una guerra. Per poter definire un esercito europeo e farlo accettare ai membri, ovvero i cittadini europei, bisogna prima generare la necessità. Dunque la guerra mondiale rappresenta solo un false flag per un controllo mondiale.
L’esercito europeo non servirà alla protezione europea bensì alla soppressione delle crescenti rivolte che nasceranno nello scenario futuro. È una questione di numero di risorse sempre inferiore con numero di persone sempre maggiore che genera malcontento e di conseguenza forme di rappresaglie sempre più crescenti. Incrementeranno le rivolte popolari perciò c’è bisogno dell’esercito europeo e della corsa agli armamenti ma non per proteggere la nazione da altre nazioni bensì per proteggere l’oligarchia delle nazioni dai cittadini delle nazioni stesse con politiche di repressione e controllo.
Molti film hanno anticipato tale futuro che è in fase di attuazione in quelli che molti definiscono il nuovo ordine mondiale. Si sta ristabilendo l’assetto del nuovo ordine mondiale ed è sotto gli occhi di tutti. Per poter attuare il controllo in un mondo oramai totalmente digitalizzato non si può di certo lasciare fuori le big tech, ed è per questo che gli uomini più potenti del mondo fanno comunella nel circolino per aumentare i loro benefit e applicare le politiche di controllo e repressione governative.
La strategia di Trump va verso questa direzione. Prima si diffonde la tecnologia di Musk e poi si ricattano i paesi minacciando di spegnerla se non seguono i loro ordini. La tecnologia non è più un’amica del popolo ma una nemica, un mezzo per ottenere lo scopo di dominio.
Più la tecnologia si accentra in poche mani ed ha bisogno di grandi risorse e più diventa pericolosa. L’accentramento tecnologico rappresenta quindi la più grande minaccia mondiale perché rappresenta la più potente arma a disposizione delle grandi nazioni per applicare politiche di ricatto.
Se possedere l’atomica poteva essere un deterrente negli anni 80′, possedere una tecnologia è un deterrente dei nostri anni.
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