Pi Network è un progetto di criptovaluta e blockchain avviato nel 2019 da un team di laureati e dottorandi della Stanford University, con l’obiettivo di rendere le criptovalute accessibili a un pubblico più ampio (la criptomoneta Pi). A differenza delle criptovalute tradizionali come Bitcoin o Ethereum, che richiedono hardware specializzato per il mining, Pi Network si basa su un’applicazione mobile che consente agli utenti di minare token direttamente dai loro smartphone senza consumare significative quantità di energia.
N.B. Leggi tutto l’articolo, sotto ti dirò come guadagnare il tuo primo Pi con il mio link e codice invito. Il progetto può essere reperito con i relativi documenti sul sito ufficiale minepi.com. Su Instagram la pagina conta oltre 2 milioni di follower.
Pi Network: “minare” da uno smartphone

Qual’è il valore Pi? Possedere al momento 1 Pi, significa avere potenzialmente circa 55€ (al momento della pubblicazione dell’articolo) con un volume di scambi nelle ultime 24 ore di 362,835.51 EUR. Un valore di mercato stimato ma non effettivo dato che la criptomoneta non è ancora tradabile.
“Minare” una criptovaluta significa partecipare al processo di convalida delle transazioni e alla generazione di nuovi token, tipicamente eseguito su una blockchain. Tuttavia, il “mining” tradizionale richiede potenti computer o hardware specializzati, come ASIC o GPU, che consumano molta energia. Con Pi Network, il concetto di mining tramite smartphone è piuttosto diverso. Non comporta calcoli complessi o un significativo consumo energetico.
Pi Network utilizza un’app mobile che consente agli utenti di “minare” i token Pi simulando il processo di partecipazione alla rete blockchain. Non c’è un effettivo calcolo di hash come nel mining tradizionale (es. Bitcoin).
Invece, l’utente “guadagna” i token in base a:
- La partecipazione alla sicurezza della rete attraverso un “grafo di fiducia”.
- Il tempo che rimane attivo nella rete.
Il processo si basa sul protocollo Stellar Consensus Protocol (SCP), che non richiede alta potenza computazionale. Gli utenti sono suddivisi in piccoli gruppi di fiducia, o “cerchie di sicurezza”, che aiutano a verificare le transazioni in modo decentralizzato. Il ruolo dello smartphone è principalmente quello di confermare la presenza dell’utente e la sua partecipazione.
Visione e obiettivi
L’obiettivo principale di Pi Network è democratizzare l’accesso alle criptovalute, permettendo a chiunque di partecipare senza dover investire in costosi apparecchiature o avere competenze tecniche avanzate. La piattaforma mira a costruire un ecosistema decentralizzato dove gli utenti possono scambiare beni e servizi utilizzando i token Pi.
Pi Network è stato progettato per affrontare alcune delle principali sfide delle criptovalute tradizionali, tra cui:
- Accessibilità: rimuovere le barriere tecniche e finanziarie per il mining.
- Sostenibilità: utilizzare un protocollo di consenso a basso consumo energetico, il “Stellar Consensus Protocol” (SCP).
- Scalabilità: creare una rete in grado di gestire un elevato numero di utenti senza compromettere la sicurezza.
Architettura tecnologica
Pi Network utilizza un protocollo basato su SCP, che si differenzia dal tradizionale “Proof of Work” (PoW). Gli utenti fungono da “nodi” di fiducia nella rete, contribuendo alla sicurezza attraverso un meccanismo chiamato “grafo di fiducia”. Ogni utente seleziona un piccolo gruppo di persone fidate, creando un sistema che favorisce il consenso senza richiedere risorse computazionali elevate.
Fasi dello sviluppo
Il progetto si sviluppa in tre fasi principali:
- Fase beta: lanciata a marzo 2019, ha permesso agli utenti di iscriversi, minare token e creare una base utenti.
- Testnet: durante questa fase, il team ha implementato test tecnici per garantire la sicurezza e l’efficienza della rete.
- Mainnet: il lancio della rete principale è in fase di attuazione, con un’enfasi sulla creazione di un’economia decentralizzata. In questa fase, i token Pi saranno trasferiti su una blockchain pubblica e negoziabili ma solo dopo aver fatto tutte le opportune procedure compresa la KYC.
Mining e distribuzione
Il mining di Pi non richiede hardware avanzato. Gli utenti semplicemente accedono all’app una volta al giorno per confermare la loro attività e mantenere il tasso di mining. La distribuzione dei token segue un modello deflazionistico: man mano che cresce la base di utenti, diminuisce il tasso di estrazione.
Pi Network incoraggia anche il coinvolgimento della comunità attraverso un sistema di incentivi. Gli utenti che invitano altri partecipanti ricevono bonus sul tasso di mining.
Critiche e controversie
Nonostante l’entusiasmo di molti utenti, Pi Network ha suscitato diverse critiche:
- Assenza di un valore monetario iniziale: i token Pi non sono scambiabili o riconosciuti sulle principali piattaforme di trading (almeno per il momento), il che ha portato alcuni a considerare il progetto un semplice esperimento sociale. Nonostante non sia “tradabile” è possibile vedere il suo valore di mercato che oscilla giornalmente (clicca qui)
- Modello di business ambiguo: l’app raccoglie dati personali e visualizza annunci pubblicitari, il che ha sollevato preoccupazioni sulla privacy e sulla monetizzazione.
- Ritardi nella roadmap: la lentezza nel passaggio alla fase Mainnet ha fatto sorgere dubbi sulla fattibilità del progetto.
Utilità e prospettive future
Il team di Pi Network sostiene che i token saranno utilizzabili in un ecosistema decentralizzato per acquistare beni e servizi. Sono stati avviati programmi pilota per testare le transazioni, come mercati online dove gli utenti possono scambiare prodotti con Pi.
Il successo del progetto dipenderà dalla capacità del team di:
- Lanciare una rete Mainnet funzionante.
- Garantire l’adozione da parte di commercianti e sviluppatori.
- Superare le critiche riguardanti trasparenza e privacy.
Mainnet
Quando Mainnet verrà lanciato completamente, gli utenti di Pi Network non solo saranno in grado di scambiare i propri token Pi, ma sperimenteranno anche i vantaggi più ampi dell’ecosistema che la rete ha creato. Completando KYC e rimanendo attivi all’interno della comunità, gli utenti possono contribuire a favorire il successo della visione di Pi Network per una crittografia più inclusiva e adatta ai dispositivi mobili.
Ci sono crescenti probabilità che questo lancio avvenga all’inizio del prossimo anno poiché la scadenza per la verifica KYC sarà il 31 dicembre. Sono stati verificati oltre 7,2 milioni di conti, di cui circa 2,8 milioni da destinare al raggiungimento dell’obiettivo dei 10 milioni.
Enclosed Mainnet
Questo periodo è iniziato a dicembre 2021. Il periodo di Enclosed Network significa che la Mainnet è attiva ma con un firewall che impedisce qualsiasi connettività esterna indesiderata. I pionieri potranno prendersi del tempo per KYC e migrare il loro Pi sulla blockchain Mainnet attiva mentre la comunità crea app e utility sulla Enclosed Mainnet per la rete.
Open Mainnet
Il periodo Open Network inizierà a seconda della maturità dell’ecosistema Enclosed Network (non vi è quindi una data di lancio definita nella roadmap) e del progresso del KYC della rete. Open Network significa che il firewall nel periodo Enclosed Network verrà rimosso, consentendo qualsiasi connettività esterna, ad esempio ad altre reti, wallet e chiunque voglia connettersi a Pi Mainnet.
Secondo gli sviluppatori, il lancio della mainnet avverrà solo se almeno 10 milioni di utenti saranno verificati, se il mercato è favorevole e se c’è abbastanza utilità per la moneta.
Processo di KYC (Know Your Customer)
Nell’ambito del processo KYC, le società sono tenute a ottenere informazioni specifiche sui loro clienti, come nome e cognome, indirizzo, data di nascita e documento d’identità. Questa raccolta di dati consente alle aziende di assicurarsi che i loro clienti siano quelli che dichiarano di essere.
Il processo KYC è cruciale per due ragioni:
- Verifica dell’identità dell’utente: verifica le identità degli utenti, garantendo la conformità agli standard normativi e proteggendo al tempo stesso l’integrità della rete.
- Sicurezza patrimoniale: completando KYC, gli utenti possono proteggere le loro monete Pi estratte, consentendo transazioni sicure una volta che la piattaforma è pienamente operativa.
Il mancato completamento della verifica KYC entro questa data può comportare ritardi nell’accesso e nel trasferimento dei token Pi dopo il lancio di Mainnet.
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Pi è una valuta digitale sviluppata da dottori di ricerca dell’università di Stanford, con oltre 55 milioni di membri in tutto il mondo.
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L’attesa
Mentre il mondo aspetta l’apertura di Pi, lo scambio di criptovalute HTX offre una rete Pi “I Owe You” (IOU). Ma questi contratti IOU non sono veri e propri Pi—, sono solo promesse di fornire Pi una volta disponibile. Fungono da segnaposto speculativi che le persone scambiano in base al valore futuro previsto del Pi. Il suo fascino si basa sulla facilità di estrazione sui telefoni cellulari, ma questa facilità di accesso non si traduce necessariamente in valore a lungo termine.
Questo sistema scambia la potenza computazionale con quorum basati sulla fiducia, in cui i nodi fanno affidamento sull’affidabilità dei loro pari invece che sullo sforzo computazionale grezzo. Quando un numero sufficiente di nodi attendibili è d’accordo, la transazione viene confermata.
La pubblicità
Al suo apice, app come il gioco mobile casual Flappy Bird realizzato $50.000 al giorno da annunci in-app. Se anche solo una frazione dei presunti 60 milioni di utenti di Pi è attiva, potrebbe facilmente guadagnare migliaia di dollari ogni giorno, per un totale di centinaia di migliaia al mese. Non esiste alcun precedente per i progetti blockchain che incorporano annunci nel loro software proprietario.
Il processo di passaggio alla Mainnet potrebbe essere volutamente rallentato per mantenere alti gli introiti dalle pubblicità dell’app principale (che si possono disattivare è vero, ma dopo 14 giorni si riattivano automaticamente). Le pubblicità rappresentano il core business dell’azienda?
Conclusione sul progetto Pi Network
In conclusione, Pi Network rappresenta un approccio innovativo alla diffusione delle criptovalute, ma rimane un progetto in evoluzione con numerose incognite. Gli utenti devono essere consapevoli dell’evoluzione e rimanere aggiornati, continuando a monitorare i progressi del team di Palo Alto nello sviluppo della piattaforma.
Avrà successo?
Il valore di una moneta che sia reale o cripto è dato dalla sua accettazione da parte delle persone. Più viene accettata dal mercato, nonché scambiata, e più aumenterà di valore. Potrebbe essere un progetto incredibile o un flop colossale. Tuttavia, di solito le “scammate” durano qualche anno e poi collassano su se stesse o cambiano nome.
Qui dato che sono 5 anni che persone competenti (come dottorati alla Stanford University) ci lavorano, possiamo immaginare che ci sia un effettivo sviluppo verso la creazione di un vero valore a livello mondiale? Speriamo. Ma forse si sta protraendo per troppo tempo per questo inizia a non essere credibile? Di sicuro il valore di mercato sembra veramente eccessivo e gonfiato per essere realistico. Analizzando i dati qualche analista esperto (link) ha ipotizzato un valore effettivo di qualche centesimo.
Chi ha iniziato a minare dall’inizio può avere anche 3000 pi che con il prezzo di mercato corrente equivalgono a 165.000€. Sembra eccessivo per un “mining” simulato da cellulare.
Solo nel Google Play Store l’app ha superato i 100 milioni di download. Tuttavia sono molti gli scettici, potrebbe essere uno scam per fare soldi da pubblicità e dati? Nel mondo delle cripto nulla è mai certo è tutto è sempre molto volatile, oggi puoi valere 100 e domani 0. Ma chi non tenta fallisce sempre.
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