La discoteca Zen di Porto San Giorgio era un club molto in voga al centro sud delle Marche, in via Solferino. Rappresentava il classico punto d’incontro della “gente della notte” che preferisce un locale più concentrato e molto selezionato alle mega discoteche molto dispersive.
C’era una volta lo Zen
La struttura che ospitava il Club Zen era costruita su due piani. Dopo aver superato l’ingresso del locale posto al primo piano, si arrivava in una zona chic abbastanza tranquilla, ideale per fare due chiacchiere e public relation. Scendendo le scale si giungeva alla discoteca vera e propria, posta al piano inferiore.
Si trovava un ambiente quadrangolare accogliente ed affascinante. La sala era molto chic ed estremamente curata nei minimi particolari. In fondo vi era il guardaroba, al centro la pista ed intorno i tavoli. Era l’epoca dell’ostentazione trash, del vestiario pacchiano, delle macchine truccate e del gel a profusione.
Lo Zen dal 1986
Dal 1986 il Club Zen pur cambiando spesso veste con restyling importanti, ha collezionato un gran numero di successi con i migliori Staff della notte. Interior design, sempre più suggestivo, dotato di materiali pregiati e oro come colore predominante. La sala è molto chic, estremamente curata nei minimi particolari.
Location da 1300 posti con circa 60 tavoli, un arredamento fashion ed elegante, come un vero e proprio club adatto a una clientela selezionata. Di grande qualità era sia l’impianto audio, che garantiva divertimento in ogni angolo della struttura, sia l’innovativo impianto luci Lighting Proel, installato con l’obiettivo di avvalersi di nuove tecnologie per affrontare la “sfida” della nuova stagione del divertimento.
L’ultima direzione artistica quella di Marcos con la gestione di Stefano Pomioli. Il sabato 2012 era TU SEI: “energia e freschezza grazie ad uno staff rinnovato e una programmazione fatta di dj ed ospiti mirati. Si propone ad un pubblico adulto, esigente e dinamico, grazie anche alle collaborazioni con alcuni tra i più esclusivi locali d’Italia.”
Zen a fuoco: finisce un’era e inizia la decadenza
6 Novembre 2012 ore 4:30: al locale viene appiccato il fuoco. Non riaprirà mai più. Si chiude così la storia del lo Zen che ha fatto ballare generazioni di giovani. Tra le ipotesi: “eliminare la concorrenza” , “sollecitare pagamenti” oppure “avvertimento in stile mafioso”. Con la morte dello Zen Club inizia così il declino dell’entertainment sangiorgese e la fine di un’era, quella delle discoteche come le conoscevamo prima.
Interrogazione in Consiglio Regione Marche
Interrogazione n. 1026
presentata in data 15 novembre 2012
a iniziativa del Consigliere Ciriaci
“Incendio doloso discoteca Zen di Porto San Giorgio; potenziamento Forze dell’ordine”
a risposta scritta
Premesso:
che alle ore 4.30 del giorno 6 novembre è divampato un incendio che ha interessato la
discoteca Zen Club di Porto San Giorgio;
che il gravissimo episodio è l’ennesimo di una catena d’incendi a noti locali della costa
che ha colpito in particolare questa città;
che le ipotesi investigative formulate dagli inquirenti identificano l’episodio come attentato incendiario;
che nella nostra regione i problemi legati a un controllo del territorio, sempre più
interessato da gravi fenomeni criminali collegati allo spaccio di sostanze stupefacenti,
necessitano di un potenziamento delle forze dell’ordine deputate non solo alla repressione ma anche e soprattutto, alla prevenzione dei reati;
che questo è possibile solo mettendo a disposizione più uomini, mezzi e strutture
adeguate;
che per quanto il problema sia legato alla disponibilità di risorse, non si può non tenere
nella dovuta considerazione che il nostro territorio è divenuto, da qualche tempo, crocevia di organizzazioni criminali;
che il potenziamento delle forze dell’ordine è necessario per contrastare l’azione delle
organizzazioni malavitose e trasmettere ai cittadini sicurezza;
Tutto ciò premesso;
INTERROGA
Il Presidente della Giunta regionale per sapere se ritiene opportuno intervenire presso i
competenti organi del Ministero dell’Interno per sollecitare il rafforzamento degli organici e dei mezzi per i Reparti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Conclusioni
Di quel locale “frizzante” e radical chic oggi rimane una serranda chiusa e ancora mezza storta dal fuoco. Alla fine il club esclusivo ha avuto il suo massimo successo riuscendo nell’intento di essere uno dei locali più esclusivi delle Marche: ha escluso tutti tranne la polvere, special guest.
Di quella storia che noi abbiamo vissuto, vedendone i fasti ed il declino, non resta altro che qualche video-intervista trash su YouTube con gente dagli occhi sbarrati a modi fari abbaglianti stupefatti dal consumo della polvere bianca e costoso champagne.
Porca misera sembra ieri che il selezionatore all’ingresso tutto scritto di tatuaggi e quella merda di “pantaloni da allagato” con caviglie scoperte a 2° C, ti chiedeva: “Che hai sotto?”. E tra noi ci guardavamo e dicevamo: “Sotto sai che c’avemo? STU CAZZU!”
Nello stesso anno chiuse la discoteca Babaloo di Porto Potenza. L’inizio della fine. Mentre molti locali e discoteche hanno chiuso lo spaccio di sostanze stupefacenti non si è mai fermato. Il business in mano alla criminalità è sempre in auge.
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