Antenna 5G Quartiere San Pietro in Via Polonia – Quello che salta subito agli occhi è la posizione che differisce di circa 230 m da quella stabilita nel piano antenne 2022-2024. In una posizione situata più a nord-est rispetto al sito definito nel piano antenne. A circa 45 m sono presenti 3 case, un’altra a circa 74 m, un’altra a circa 100 m.
Quali saranno gli effetti delle nuove bande del 5G e dei nuovi limiti di campo innalzati dalla nuova normativa? Una domanda che sorge spontanea a tutti i cittadini, ma evidentemente non allo Stato Italiano.
BANDI 5G e investimenti
Con il Piano di intervento pubblico Italia 5G, il Governo vuole incentivare la realizzazione delle infrastrutture di rete per lo sviluppo e la diffusione di reti mobili 5G nelle aree a fallimento di mercato su tutto il territorio nazionale. Si tratta del primo Piano di investimenti pubblici, con una dotazione di 2,02 miliardi di euro, approvato a sostegno dello sviluppo del mercato mobile in Italia (RIF: https://innovazione.gov.it/dipartimento/focus/piano-italia-5g/).
Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati i due bandi per lo sviluppo delle reti 5G in Italia. I due interventi, per un totale di 3,7 miliardi di euro, sono finalizzati a rilegare in fibra ottica più di 10.000 siti radiomobili esistenti e a realizzare nuovi siti radiomobili 5G in più di 2000 aree del Paese. Il finanziamento pubblico previsto dai bandi arriverà a coprire fino al 90% del costo complessivo delle opere (RIF: https://innovazione.gov.it/dipartimento/focus/piano-italia-5g/).
Finanziamento PNRR
INWIT S.P.A. IN RTI CON TIM S.P.A. E VODAFONE S.P.A.*FINANZIAMENTO DI PROGETTI DI INVESTIMENTO PER REALIZZAZIONE DI NUOVE INFRASTRUTTURE DI RETE IDONEE A FORNIRE SERVIZI RADIOMOBILI CON VELOCITA’ DI TRASMISSIONE DI ALMENO 150 MBIT/S IN DOWNLINK E 30 MBIT/S IN UPLINK.
Un finanziamento di 55,67 milioni di euro con il PNRR e 6.19 milioni di euro del privato.
(rif: https://openpnrr.it/progetti/26871/) in Emilia Romagna, Calabria e Marche.
L’azienda Inwit
L’azienda si è sviluppata molto negli ultimi anni. È nata nel 2015 con le torri di Tim. La nuova fase di Inwit è iniziata a marzo 2020 con l’acquisizione e il consolidamento delle torri di Vodafone e la nascita del primo player italiano e tra i più grandi in Europa.
Antenna 5G Vodafone – Monte Urano – Quartiere San Pietro
Mentre da una parte sempre più comuni ostacolano la creazione di antenne 5G invitando alla prudenza e chiedendo maggiori evidenze scientifiche che rassicurino circa gli effetti sulla salute dei cittadini anche con ricorsi al TAR, dall’altra c’è il governo che studia con Inwit, Tim e Vodafone un nuovo piano per la copertura di aree alternative da poter attuare qualora le amministrazioni meno collaborative non decidano di sbloccare i permessi: è ciò che emerge dalla nuova Relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che, pubblicata recentemente dalla Corte dei conti, ha inserito il Piano Italia 5G tra i programmi in difficoltà (fonte: https://www.lindipendente.online).
Non è invece in difficoltà Monte Urano che va a vanti nella modalità silenzio-assenso con la cittadinanza. Se nessuno sa, nessuno si oppone e se nessuno si oppone non ci sono problemi.
Protocollo 12777 08/09/2023 IN DATA 19/02/2024.
CODICE E NOME SITO INWIT: PNRR – NIN2630 – IO56FM – MONTE URANO.
CODICE E NOME SITO WODAFONE: 3RM06975 – 5G BANDO MONTE URANO SUD.
Tecnologia 5G e rischio di tumori
La IARC – International Agency for Research on Cancer, in un suo studio del 2011 (un po’ datato è vero) e relativo quindi a tecnologie di comunicazione mobile anteriori al 5G, classifica i campi elettromagnetici a radiofrequenza in categoria 2B, come possibili cancerogeni per l’uomo, in quanto non c’è un’evidenza conclusiva rispetto al fatto che l’esposizione agli stessi possa causare il cancro negli esseri umani e negli animali [1][2].
È importante sottolineare che tale classificazione si riferisce alle esposizioni dovute all’utilizzo dei telefoni cellulari, non alle esposizioni ambientali o lavorative.
Consigli
Prima di acquistare un appartamento o abitazione consultare sempre il piano antenne. Se l’hai acquistata tienilo sotto controllo e fai richieste di info al tuo Comune.
Ovviamente si preferiscono zone rialzate con una migliore irradiazione elettromagnetica pertanto il consiglio è di scegliere zone più basse.
Soluzioni
Per coloro che si dovessero trovare in tali situazioni di vicinanza alla sorgente di campo possono utilizzare soluzioni in grado di schermare la propria abitazione nelle bande di frequenze definite nel protocollo del 5G. Ad esempio la cosa più semplice è utilizzare pitture schermanti.
Ricerche scientifiche del 2024
La ricerca sugli effetti biologici delle frequenze 5G non è ancora stata ultimata e non ci sono studi epidemiologici completi [3]. Un innalzamento dei limiti di emissione, in assenza di comprovate e documentate evidenze che ne dimostrino appieno l’assoluta e palese innocuità, potrebbe comportare effetti biologici dannosi, ingiustificabili e inaccettabili.
Interessanti gli studi effettuati sugli embrioni di pesce zebra [3] e sui topi [4] che hanno denotato nel caso dei pesci zebra modifiche morfologiche e comportamentali [3], con effetti simili all’ansia [3] mentre comportamento simile alla depressione nei topi con riduzione del numero di neuroni [4].
Per avere un quadro completo servirebbero quindi molte ricerche scientifiche che una volta effettuate possano essere messe a confronto per ricavarne un risultato finale complessivo. Motivo per cui ora come ora non possiamo per precauzione applicare una tecnologia senza averla prima studiata approfonditamente, sarebbe da negligenti.
Conclusioni
In mancanza di evidenze scientifiche che dimostrino l’assenza di effetti collaterali in relazione all’intensità dell’esposizione, al tempo di esposizione, ecc… andrebbe applicato il principio di precauzione. Questo comporterebbe tempi lunghi e costi elevati motivo per cui spesso si preferisce la strada autarchica dell’imposizione (come si è visto con i vaccini) che significa sacrificarsi come cavie per la sperimentazione delle nuove frequenze e tecnologie in virtù dei nuovi limiti legislativi alzati appositamente per risparmiare sulla rete infrastrutturale.
Insomma, per dirla tutta ci facciamo del male e poi finanziamo la ricerca per curare il male che ci siamo fatti. Questo perché curare gli effetti fa mangiare tutti ed è molto più redditizio dell’eliminare semplicemente le cause.
Si può vivere sereni abitando a 40 metri da un’antenna con i familiari esposti praticamente ogni giorno?
Riferimenti scientifici
[1] Baan, R., Grosse, Y., Lauby-Secretan, B., El Ghissassi, F., Bouvard, V., Benbrahim-Tallaa, L., … & Straif, K. (2011). Carcinogenicity of radiofrequency electromagnetic fields. The lancet oncology, 12(7), 624-626.
[2] IARC Working Group on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans. (2013). Non-ionizing radiation, Part 2: Radiofrequency electromagnetic fields. IARC monographs on the evaluation of carcinogenic risks to humans, 102(PT 2), 1.
[3] Torres-Ruiz, M., Suárez, O. J., López, V., Marina, P., Sanchis, A., Liste, I., … & Ramos, V. (2024). Effects of 700 and 3500 MHz 5G radiofrequency exposure on developing zebrafish embryos. Science of The Total Environment, 915, 169475.
[4] Qin, T. Z., Wang, X., Du, J. Z., Lin, J. J., Xue, Y. Z., Guo, L., … & Ding, G. R. (2024). Effects of radiofrequency field from 5G communications on the spatial memory and emotionality in mice. International Journal of Environmental Health Research, 34(1), 316-327.
APPENDICE A – Effetti dell’esposizione alla radiofrequenza 5G da 700 e 3500 MHz sullo sviluppo di embrioni di pesce zebra [3]
Le industrie delle telecomunicazioni stanno rapidamente implementando lo spettro di quinta generazione (5G) e vi è preoccupazione pubblica per gli impatti sulla sicurezza e sulla salute di questo tipo di radiazioni a radiofrequenza (RFR), in parte a causa della mancanza di prove scientifiche comparabili.
In questo studio abbiamo utilizzato un’impostazione validata disponibile in commercio che produce un campo uniforme per esporre embrioni di pesce zebra (ZFe) a frequenze non modulate di 700 e 3500 MHz. Abbiamo combinato una serie di test di tossicità, sviluppo e comportamento per esplorare ulteriormente i potenziali effetti della RFR. I nostri profili neurocomportamentali includono un test di avvolgimento della coda, un test di attività luce/buio, due test di ansia tigmotassi (stimoli uditivi e visivi) e un test di risposta di allarme – assuefazione in risposta a stimoli uditivi.
ZFe è stato esposto per 1 e 4 ore durante il periodo di sviluppo della blastula e gli endpoint sono stati valutati fino a 120 ore dopo la fecondazione (hpf). I nostri risultati non mostrano effetti sulla mortalità, sulla schiusa o sulla lunghezza del corpo.
Tuttavia, abbiamo dimostrato effetti morfologici specifici degli organi ed effetti comportamentali nell’attività, comportamento simile all’ansia e assuefazione che duravano nelle larve esposte durante il primo periodo embrionale. È stata osservata anche una diminuzione dell’attività dell’acetilcolinesterasi che potrebbe spiegare alcune delle alterazioni comportamentali osservate.
È interessante notare che gli effetti sono stati più pronunciati nello ZFe esposto alla frequenza di 700 MHz, e soprattutto per il periodo di esposizione di 4 ore. Inoltre, abbiamo dimostrato che la nostra configurazione di esposizione è solida, flessibile per quanto riguarda i test di frequenza e potenza e altamente comparabile. Il lavoro futuro includerà l’esposizione di ZFe a segnali modulati 5G per diversi periodi di tempo per comprendere meglio i potenziali effetti sulla salute del nuovo RFR 5G.
APPENDICE B – Effetti del campo a radiofrequenza delle comunicazioni 5G sulla memoria spaziale e sull’emotività nei topi [4]
Il rapido sviluppo della tecnologia di rete 5G ha guadagnato molta popolarità così come le preoccupazioni sui suoi effetti negativi. In questo studio, abbiamo studiato gli effetti del campo a radiofrequenza (RF) da 4,9 GHz (una delle frequenze di lavoro della comunicazione 5G) sui comportamenti emotivi e sulla memoria spaziale nei topi maschi adulti.
Il test in campo aperto (OFT), il test di sospensione della coda (TST) e il labirinto a Y sono stati utilizzati per valutare rispettivamente l’ansia, il comportamento simile alla depressione e la capacità di memoria spaziale.
Si è scoperto che il comportamento simile all’ansia e la capacità di memoria spaziale dei topi non sono cambiati, ma il comportamento simile alla depressione è stato indotto nei topi dopo l’esposizione a RF a 4,9 GHz. Inoltre, il numero di neuroni si è ridotto significativamente e il livello di piroptosi è ovviamente aumentato nell’amigdala piuttosto che nell’ippocampo. Questi risultati hanno suggerito che l’esposizione a RF a 4,9 GHz potrebbe indurre un comportamento simile alla depressione, che potrebbe essere associato alla piroptosi neuronale nell’amigdala.
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