Se rema il ragno prima o poi si bagnerà – La ricerca del minimalismo, dell’essenziale, dell’essere, del poco protagonismo, del realismo, del rapporto con la natura, dell’ascolto e dello scrivere piuttosto che del parlare, del silenzio piuttosto che del rumore, del nulla piuttosto che del tutto. La ricerca di ciò che siamo piuttosto che di ciò che ci dicono che noi siamo.
La sciatta comunicazione del marketing impone cosa comprare, cosa essere, a chi assomigliare, su cosa dialogare. La globalizzazione detta le regole, invece noi vogliamo essere liberi di pensare, liberi di dialogare, in simbiosi con la natura che ci circonda, liberi dalla cementificazione distruttiva. Vogliamo essere ciò che eravamo, selvaggi con una morale, pensatori naturalisti. Noi siamo l’essere ed il nulla, più nulla che essere.
Il simbolismo nel logo – Se rema il ragno prima o poi si bagnerà
Il logo contiene al centro l’albero della vita, una quercia secolare realmente esistente che con le sue foglie dona l’ossigeno ed ombra, con le sue radici ferma la terra, con i suoi rami fornisce sostegno al regno animale dei volatili.
Sotto vi è la terra, simbolo della sopravvivenza, della produzione alimentare, sostegno imprescindibile.
La terra non tradisce mai e nobilita, il settore primario dell’agricoltura ne sintetizza l’importanza.
Sopra vi è il firmamento, il cielo, lo spazio libero. Infine, troviamo il ragno e l’ombra dell’uomo. Il regno animale che si interfaccia con quello umano. Il ragno rappresenta la resilienza, tesse la tela, ha fiducia, resistenza, pazienza. Attende le prede e le uccide rapidamente. Il ragno è un essere forte, potente, intelligente e fa paura.
La filosofia del ragno è la metafora dell’uomo moderno
Siamo viaggiatori casuali con un inizio ed una fine e benché un giorno il viaggio finirà dobbiamo lasciare i luoghi migliori di come li abbiamo trovati, per le nuove generazioni di viaggiatori. È la nostra più grande responsabilità, il sogno utopico del futuro migliore.
Per riuscire in questo intento bisogna ritrovare le radici intatte e non corrotte nel passato; un passo fondamentale per cambiare il disorientato presente e riprogettare il futuro. Il ragno è la metafora dell’uomo moderno che cerca la verità, rema in un mondo deviato dalla perversione del danaro, e prima o poi si bagnerà ovvero scoprirà quanto sia amara la consapevolezza. Capire come gira il mondo è l’amara scoperta del ragno. Capire che i valori si possono comprare è la delusione del ragno.
Resistenza, resilienza, riciclo, riscoperta, rischio
Il ragno è come il tarassaco detto anche pisciacane, nasce sui bordi delle strade, i cani gli pisciano in testa, ma lui splende come un maledetto perché ha capito il senso: splendere nonostante tutto. La consapevolezza è il prezzo che si è costretti a pagare se si vuole inseguire e perseguire la strada della verità che è parallela e si incrocia con quella della libertà.
Se si rema in questa direzione prima o poi ci si bagnerà. Il bagno un po’ come il Battesimo è un nuovo inizio. L’acqua simbolo della purificazione rappresenta la vita. Il ragno che si bagna è l’inizio di una nuova vita consapevole di cosa è importante e cosa non lo è.
Dopo la consapevolezza il ragno si addestra per la divulgazione tramite sistemi di controinformazione.