Sentire parlare di rilancio urbano locale da chi risiede all’estero fa abbastanza ridere se non fosse che dall’estero pilota le pedine del territorio. Eppure questo è quello che hanno detto e scritto ma la realtà è un’altra, la realtà è molto peggio di come possiamo immaginarla. Dovevamo scegliere un titolo che meglio rappresentasse l’argomento e la mentalità pagana unita alla società liquida rappresentano due lati della stessa medaglia che stanno contribuendo alla decadenza, non solo locale ma anche nazionale.
Cultura locale pilotata dall’estero
Rilanciare una città dall’estero è come farsi una chiavata online. La mission di qualche associazione scritta nero su bianco nel proprio manifesto etico è stata proprio questa: CREARE UNO SPAZIO DI LAVORO, DI CRESCITA COMUNE E LUOGO DI CULTURA A VOCAZIONE TERRITORIALE. La città va vissuta, respirata, studiata, non di certo pilotata dall’estero. Il borgo è stato distrutto dalle ideologie (anche con dediche politicizzate: vedi qui e vedi qui) finite anche nella biblioteca comunale e tutti i cartelli AFFITTASI appesi nei negozi svuotati e sventrati del loro valore umano rappresentano il non plus ultra del nuovo decadentismo.
È facile parlare e dare la colpa alla crisi finanziaria, crisi economica, guerra. Ma la vera crisi è negli ideali, nei valori della tradizione e questo si riflette inevitabilmente sull’aspetto economico.
Basta fare un giro nella città, parlare con le persone e ci si accorge di come l’apparenza fatta di cartapesta, che ha la massima espressione nelle feste pagane del Carnevale e Halloween (diventate il core business degli eventi), sia labile dinanzi al realismo più crudo che esiste. La città è invecchiata, si sta svuotando, le case del centro storico cadono a pezzi e vengono abbandonate, nelle scuole rimangono i pistacoppi (gergo locale per identificare i piccioni) e i locali chiudono perché il target cittadino non riesce più a soddisfare l’offerta della nuova economia. Solo gli ottantenni si crogiolano all’ombra delle piantine ricordando gli anni che furono, di quando il Mercatino della Calzatura era il fiore all’occhiello del territorio.
Il calo demografico e la perdita di 622 abitanti rispetto al 2010
Per quanto riguarda la “legione straniera” è dominata dai 387 cinesi nascosti nel tessuto sociale e 141 marocchini che sommati alle altre etnie permettono di raggiungere un numero pari a 897 persone su un totale di 7.887 abitanti (dati riferiti all’ultimo censimento 2022).
Una perdita di 87 abitanti rispetto al 2021 e di 622 abitanti rispetto al 2010! La perdita di abitanti si ripercuote nella perdita di entrate per le casse comunali. Con un minor gettito fiscale misto a sempre meno introiti derivanti dalle politiche nazionali/europee il paese entra sempre di più nella decadenza. Qui signori miei parliamo con i dati alla mano (fonte: tuttitalia.it) che a differenza delle illazioni parlano oggettivamente sullo stato vitale di un paese.
“Uscire dalla città, a piedi, è faticosissimo. T’investe la lava bollente del brutto, del rumore, strade sopra strade, tremendi ponti di ferro, treni, camion, Tir, corsie con sbarramenti, impraticabili autostrade, un vero teatro di guerra ~ Guido Ceronetti”
E i giovani fuggono dal nuovo decadentismo
E i giovani? I giovani emigrano, fuggono, se ne vanno, e lasciano le radici di un territorio martoriato dalle ideologie politico-culturali. Quelli che restano molti cadono nel tunnel dell’alcool, della ludopatia, della droga, altri nel tunnel colorato dell’ideologia sostenuta dal FEM Festival. E quando una terra viene svuotata dai giovani con idee sane invecchia sempre più, invecchia nella cultura, invecchia nelle case, invecchia nell’innovare, invecchia nell’età media anagrafica, invecchia nell’economia, invecchia nel welfare.
Questa città sa di vecchiaia e i pochi giovani vengono lobotomizzati dagli pseudovalori moderni che oggi vanno di moda perché lanciati da personaggi comprati dal mercato per ottenere l’effetto desiderato: la disintegrazione delle radici, la creazione di una società volatile, liquida, nomade. Per lo più tali personaggi tutti scritti addosso si esibiscono al pubblico in concerti facendosi pagare profumatamente per “cantare” canzoni prive di significato, prive di contenuto ma sorrette solamente dalla melodia virale appositamente creata per deviare l’ascoltatore dall’assenza di testo.
I valori della Chiesa sormontati da altri pseudovalori iniettati nella nuova società liquida pagana sortiscono effetti devastanti e il nuovo decadentismo è sempre più evidente nei rapporti umani disgregati ma anche nei centri storici svuotati della socialità tipica delle piazze del 900′.