L’Italia entra in guerra? – ARTICOLO 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Ufficialmente in guerra?
L’Italia entrerà in guerra contro lo Yemen degli Houthi? Il governo non può dirlo perché non sarebbe costituzionale e violerebbe l’articolo 11 della Costituzione. A guidare il tutto è sempre la super potenza americana affiancata dall’Inghilterra e dall’Europa. Missili, distruzione e morti saranno nuovamente nascosti dal sistema della disinformazione italiana come è solito fare e tutti quelli che non si piegano all’occidente saranno chiamati terroristi. Però avranno bisogno di un false flag ancora più forte per giustificare il tutto all’opinione pubblica.
Prima si crea sempre il false flag
Nel 2003 il governo di George W. Bush invase l’Iraq accusando Saddam Hussein di avere armi di distruzione di massa: non era vero. Prima di ogni guerra si crea il #falseflag per convincere l’opinione pubblica che è giusto uccidere.
È stata presa la decisione del governo italiano di prendere parte con Francia e Germania per la missione navale armata nel Mar Rosso al fine di contrastare gli attacchi degli Houthi ai mercantili in transito verso il canale di Suez.
Questo è il false flag ma la verità secondo le fonti alternative è che gli Houthi stanno sabotando le attività di rifornimento di Israele che sta commettendo il genocidio del popolo palestinese. La scusa degli Houthi che ostacolano il commercio è in realtà un’opposizione alla guerra! E l’America con le sue più grandi multinazionali di armi ha bisogno di riuscire ad esportare morte.
Dopotutto in ogni guerra l’Italia si è sempre schierata senza senso e contro i principi stessi su cui si fonda la Repubblica Italiana. Il tutto senza una consultazione popolare che dovrebbe essere alla base di una democrazia. In sostanza non contiamo un ca**o come nelle dittature.
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