Foto scattate Sabato 13 Gennaio 2018 a Lido di Fermo. Un duro colpo per il verde pubblico,l’ambiente e l’impatto visivo. È la continua strage del punteruolo rosso.
Palme completamente essiccate dalla furia inarrestabile di questo insetto spietato che continua a colpire senza tregua. Siamo dinanzi a un problema di grandi dimensioni troppo spesso sottovalutato. Bisogna trovare una soluzione protettiva (per gli esemplari rimanenti) e un rimedio sostitutivo (per gli esemplari “deceduti”) come può essere quello di piantare palme non attaccabili dal Rhynchophorus Ferrugineus.
Il verde pubblico nella mentalità sociale e amministrativa italiana, non rientra quasi mai nelle priorità della collettività (dimenticando il costo sociale della loro assenza) al contrario di quanto accade nei paesi nordici. La motivazione è dettata dalla mancanza di una visione a lungo termine (o meglio la visione c’è ma ognuno pensa al presente della propria campagna elettorale e non al futuro del proprio territorio). Come ci si prepara ad accogliere la stagione turistica 2018? Senza palme o con palme capitozzate, con le insegne degli anni ’80 nei camping post-mezzadrili e le bandiere strappate (purtroppo l’occhio critico è stato colpito dall’estetica negata e dall’immagine rozza dei camping locali molto più simili a dei campi rom abbandonati)? Il turista vuole un motivo in più per ritornare l’anno successivo e non una motivazione aggiuntiva per mettere fine alla sua esperienza. Ci chiediamo se l’ufficio ambiente del Comune di Fermo abbia effettivamente monitorato questa problematica nota sin dal 2014 perché dai risultati non sembra.