Concerti in spiaggia e nei parchi [PER ABBONATI]

Premessa Vi ringraziamo per le iscrizioni/accessi al sito. Stiamo viaggiando di 10/15 iscritti al giorno e non è assolutamente poco. La community del ragno sta crescendo non so se per merito nostro o per demerito degli altri. Questo non è un sito a vocazione maggioritaria ma minoritaria. Non cavalca l'onda del pensiero comune ma ne critica le scelte in maniera oggettiva, logica, imparziale (nei punti giusti). Non siamo sotto il controllo di piattaforme americane o italiane, abbiamo un engagement del 100% e non del 2/3% come sui social. Siamo liberi nei limiti concessi dalla libertà. Quindi grazie per gli apprezzamenti! Come sempre diciamo non abbiamo l'obiettivo o l'ambizione di essere alternativi ad altri ma complementari. L'essere complementari vi permette un confronto diretto tra noi e gli altri al fine di potervi creare un'opinione personale, cosa sempre più difficile se l'informazione viene imposta senza alternative di veduta. Il cuore della questione Non è ancora terminata la polemica del Jova Beach Party a Lido di Fermo con le associazioni ambientaliste ed i suoi volontari etichettati come "econazisti" dal cantante dell'ombelico del mondo che già ci sarebbe molto altro materiale su cui discutere; diciamo che è passato in sordina perché è senza i grandi riflettori accesi. Che sia una spiaggia o un parco naturale poco importa, il concetto dell'impatto umano sulla natura è sempre lo stesso. È inutile poi cercare di ripristinare. È come mettere incinta una donna e poi abortire: il risultato è lo stesso di uno che non la mette incinta ma c'è un problema etico/reale. L'evento modifica lo spazio/tempo e non è mai come se l'evento non fosse mai successo, perché l'evento è successo ed ha modificato inevitabilmente lo stato delle cose. Dopotutto il tempo si può misurare in secondi o in eventi. Il matrimonio è un evento che ti cambia la vita, la nascita di un figlio è un evento che ti cambia la vita ma non hanno un tempo certo nella vita di tutti. Panchina parco fluviale Alex Langer Un parco non è una piazza, un palazzetto, uno stadio Per chi non lo sapesse parliamo dei concerti organizzati nel parco fluviale monturanese Alex Langer nel mese di Agosto. La politica e l'associazione volevano rivalutare il luogo. Ok, ottimo, benissimo! Ma non si rivaluta un parco fluviale pubblico portando 5000/6000 persone con un misto di decibel a manetta, plastica usa e getta e calpestio alla faccia della flora e fauna autoctona. Non è questo quello che avrebbe voluto il noto politico ambientalista Alex Langer a cui è dedicato il parco e che si è battuto proprio contro tutto questo dedicando la propria vita e forse anche la propria morte (il 3 Luglio 1995) per via dell'incapacità degli altri di ascoltarlo. Alex Langer avrebbe voluto che la politica promuovesse azioni per migliorare ed espandere il parco con nuove piante. Politiche come "adotta un albero" dove il cittadino può tirare fuori una somma per piantare un albero nel parco. Questa sarebbe stata una politica di crescita, rivalutazione locale e ambientale. Purtroppo non si sta andando in questa direzione. Purtroppo si sta seguendo la nuova moda degli eventi in luoghi non adatti per ospitarli. Questa moda va fermata. Informazione ed eventi A proposito di giornali e di riflettori: come mai non si critica la scelta di suonare nel parco? La risposta è semplice: spesso chi organizza grandi eventi nel fermano è con le mani nell'impasto ovvero all'interno delle testate giornalistiche anche in maniera molto diretta. Ora secondo voi l'organizzatore degli eventi scriverebbe mai un articolo contro se stesso o contro il collega? Un minuto di silenzio per riflettere. Eccolo il grande problema dell'informazione fermana. Le prove sono sotto gli occhi di tutti quelli che conoscono l'ambiente giornalistico e promozionale con i suoi personaggi. Serve la presa di coscienza che prende il nome di CONSAPEVOLEZZA. La consapevolezza la si costruisce nel tempo, e un ventenne non avrà mai quella consapevolezza di un quarantenne. Il ventenne si vuole divertire punto. Ecco perché non possiamo pretendere che un ventenne boicotti un evento del genere o si schieri a favore dell'ambientalismo. Il ventenne si vuole divertire con le cannette e la musica punto. Il ventenne da retta alle cazzate sparate (debbo dire in maniera molto convincente) dal tizio dell'ombelico del mondo con il cappello tridente vestito da Gucci. Chiunque va contro questo emblema della mondializzazione diventa nemico. Questo è chiaro al furbo politico di turno, magari anche avvocato, che lo usa per la battaglia personale alle associazioni ambientaliste al fine di incrementare i consensi giovanili. Io penso che la combo più pericolosa del fermano sia il giornalista avvocato in politica che organizza eventi. E ce ne sono! Ma i nomi aimè non si possono fare. Vatti a mettere contro un giornalista avvocato politico organizzatore di eventi, e poi vedi se non ti fai male. O hai le spalle molto grosse e coperte o sei fottuto e dovrai piegarti al dictat insindacabile del pensiero unico turbocapitalista, come direbbe Fusaro. Parco fluviale Alex Langer L'ipocrisia dei nomi strumentalizzanti L'ipocrisia di questo paese è doppia. Prima si usano i nomi dei politici nelle dediche pubbliche (il parco non è un caso isolato, vedi anche ascensori con dedica a Pasolini e biblioteca con dedica autoreferenziale alla Natali) poi ci si infischia dei valori che gli stessi hanno portato nella società e per cui si sono battuti. Alex Langer non sarebbe stato mai d'accordo ad ospitare grandi concerti nel parco a lui dedicato, penso che si stia rivoltando nella tomba essendo uno dei massimi esponenti del pensiero ecologista e pacifista europeo. Visto che repetita iuvant allora: "Alex Langer non sarebbe stato mai d'accordo ad ospitare grandi concerti nel parco a lui dedicato" Basterebbe leggere i suoi scritti, vedere i suoi discorsi, aprire la mente alla comprensione logica dell'ambientalismo. Il fatto che non si ascolta il messaggio è la dimostrazione lampante della strumentalizzazione politica. Si usano i nomi importanti ai fini propagandistici senza rispettare gli ideali etici e morali che questi hanno portato nel mondo. Il danaro non giustifica nulla Il danaro dovrebbe giustificare il fatto che non si vada nei palazzetti o in uno stadio? La NUOVA MODA di fare concerti all'aperto in luoghi assolutamente indatti va fermata. Il BUSINESS degli organizzatori d'eventi va confinato nei luoghi consoni e questo dovrebbe farlo la POLITICA e magari le stesse ASSOCIAZIONI che invece organizzano l'evento a braccetto con chi si interfaccia con gli artisti. E allora vi diciamo che "Noi siamo Alex Langer", siamo contro questi eventi in luoghi non adatti per mera speculazione modaiola. Non si tratta di essere "eco-nazisti" ma "eco-logici" ovvero utilizzare la logica dell'ambiente. Se proprio vogliamo dirla tutta il nazismo si è fondato sul controllo mentale, carisma ipnotico e manipolazione che una singola persona noto come dittatore aveva sulla folla. E qua a rigor di logica è sembrato il bue dire cornuto all'asino, il simbolo della svastica diffuso sulle divise e il cappellino con la scritta JOVA sembrano avere lo stesso principio strategico di marketing & comunicazione con un livello diverso ma con la medesima tecnica.