Le strade bianche (in inglese gravel roads) sono dette anche strade brecciate o più volgarmente dal dialetto marchigiano strade vrecciate e rappresentano in molti casi un prezioso tesoretto sconosciuto legato al vincolo paesaggistico.
Stiamo vedendo ultimamente un processo incontrollato di asfaltatura delle strade bianche che non tiene conto dell’impatto paesaggistico che l’asfalto, più precisamente il bitume, crea sul territorio.
Usiamo bene i fondi pubblici: salviamo le strade bianche e popoliamole di alberi
Complici anche i fondi del PNRR vengono bitumate strade che non dovrebbero essere toccate andando a deturpare le caratteristiche rurali del territorio. Avere soldi a disposizione non significa avere il diritto di rovinare il territorio patrimonio di tutti. E di casi eclatanti ve ne sono molti da dover elencare.
Perché non utilizzare i soldi pubblici locali & europei per sistemare le strade principali fatiscenti? Perché usare male il denaro pubblico per rovinare un habitat pubblico?
Le strade bianche: una risorsa paesaggistica da tutelare
Le strade bianche rappresentano in molti casi una risorsa paesaggistica di straordinaria bellezza e come tali vanno protette come se fossero un bene culturale al pari di una Chiesa, un Museo, una Galleria d’Arte.
Purtroppo molte amministrazioni e molti cittadini non la vedono dal verso giusto e vogliono asfaltare tutto: il motivo deriva da un problema culturale per cui non si parla mai di tale tematica pubblicamente.
L’asfalto va fatto ove necessario e ove non vada ad impattare negativamente sul territorio rurale.
Le strade bianche: una spinta per il cicloturismo rurale
Le strade bianche (dette anche gravel) si stanno riscoprendo grazie anche ad un cicloturismo sempre più sviluppato che ha riscoperto le strade secondarie che permettono un’esplorazione unica.
Ma ultimamente stiamo perdendo troppe strade bianche, rischiamo di distruggere parte della ruralità collinare che caratterizza la nostra regione per colpa di asfalti incontrollati.
Fermiamoci a riflettere. Sistemiamo le buche delle strade bianche con la ghiaia, rendiamole fruibili allargandole il giusto, portiamo avanti la cultura della ghiaia.
La bitumazione non può prescindere dall’ambiente che la ospita, dalla possibilità di sviluppo cicloturistico, dall’estetismo rurale, dal vincolo paesaggistico. Per poter fermare tutto questo va fatta informazione e promossa la cultura delle strade bianche con annessa cultura della piantumazione di nuovi alberi.
Dibattiti pubblici: è ora di parlarne seriamente
È il momento che si aprano dibattiti pubblici su questa tematica perché ora più che mai stiamo vedendo un’accelerazione dei processi di bitumazione delle strade bianche.
Sosteniamo la campagna via social
Per sostenere la campagna mediatica inserisci nei social l’hashtag #salviamolestradebianche nei tuoi tour cicloturistici sulle strade bianche.
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