«Il denaro non ha odore» La tradizione, vuole questa frase attribuita a Vespasiano, a cui il figlio Tito aveva rimproverato di avere messo una tassa, la centesima venalium, sull’urina raccolta nelle latrine gestite dai privati, popolarmente denominati da allora “vespasiani”, tassazione dalla quale provenivano cospicue entrate per l’erario. Dall’urina veniva ricavata l’ammoniaca necessaria alla concia delle pelli. L’episodio completo vorrebbe che Tito avesse tirato alcune monete in uno dei bagni, in segno di sfida al padre: quest’ultimo le avrebbe raccolte e, avvicinatele al naso, avrebbe pronunciato le fatidiche parole (tratto da Wikipedia).
Che odore ha il denaro??La corruzione dilaga e sta uccidendo il nostro futuro. Probabilmente è la stessa che ha ucciso il nostro passato, il grande impero romano, l’impero dello splendore. Migliaia di anni e storia sembrano non essere serviti, cancellati dalla memoria, rimasti impressi solo in vecchi libri di biblioteca tra acari e polvere. Siamo ricaduti in basso, molto più in basso del basso medioevo.
Ho visto persone rassegnate, tentare di cambiare nel loro piccolo questo paese e poi sentite tradite dallo stesso hanno fatto i bagagli e se ne sono andate. Ho visto oratori predicare il bene ma poi rubare nel male.Tutti lo vediamo, tutti lo sappiamo. Abbiamo i più potenti sistemi di comunicazione ma non ci ribelliamo più come negli anni passati. Partigiani morti perchè credevano nella liberà, morti per salvarci, martiri per il bene della patria, per l’onore.
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