Wc rivoluzionario:funziona senz’acqua

Quattro anni dopo che la Fondazione Bill e Melinda Gates ha assegnato 710.000 $ per lo sviluppo di una rivoluzionaria toilette senz’acqua,questa tecnologia ha ricevuto una seconda spinta finanziaria.La toilette a nano membrana,come l’hanno chiamata gli sviluppatori della Cranfield University,ha ora una sovvenzione supplementare che è sostanzialmente maggiore rispetto a tutti i finanziamenti precedenti.Secondo un portavoce la Cranfield University ha rifiutato di fornire l’importo esatto.I ricercatori useranno i soldi per continuare a sviluppare il prototipo di laboratorio e iniziare prove sul campo in Africa.La loro missione è molto importante:le stime suggeriscono che più di 2,4 miliardi di persone in tutto il mondo vivono ancora in condizioni insalubri.Senza accesso all’acqua potabile,queste comunità sono a rischio e devono affrontare malattie igienico-sanitarie che le mettono in pericolo di vita.Alison Parker,docente dell’ International Water and Sanitation al Cranfield Water Science Institute dice che il nuovo design della sua squadra è pensato per servire le aree urbane più povere.

“La toilette sarà utilizzata in aree urbane densamente popolate dove un certo numero di fattori rendono difficile ottenere buona igiene”,ha detto Parker a Business Insider a marzo, dopo aver ricevuto il  710.000$.Dal momento che il gabinetto richiede una manutenzione ogni sei mesi,Parker dice che la sua squadra non si sposterà in aree remote fino a quando la tecnologia si sarà dimostrata autonoma ed efficiente.

Come funziona il gabinetto

Dopo che la persona ha fatto il suo bisogno e ha chiuso il coperchio,la tazza del gabinetto inizia una rotazione di 270 gradi per depositare i rifiuti in una vasca sottostante.Uno strumento raschietto spazza poi via tutti i rifiuti residui dalla “ciotola”.I rifiuti solidi rimangono sul fondo,mentre il liquido sale verso l’alto.

Fibre estremamente sottili,note come nanofibre,sono disposte in fasci all’interno della camera.Contribuiscono a spostare il vapore acqueo,come parte dei rifiuti liquidi in un tubo verticale nella parte posteriore della toilette.Successivamente,l’acqua passa attraverso fasci appositamente progettati che aiutano a condensare il vapore in acqua,che scorre verso il basso attraverso il tubo e si deposita in un serbatoio nella parte anteriore della toilette.Per quanto riguarda i rifiuti solidi che vengono lasciati dietro,un meccanismo a batteria solleva la parte rimanente dalla toilette e la deposita in una camera di tenuta separata.Il tutto viene rivestito di una cera profumata elimina odori e lasciato ad asciugare.

Ogni settimana,un tecnico locale,visita la comunità per rimuovere i rifiuti solidi,l’acqua e sostituire le batterie del gabinetto,se necessario.I residenti possono quindi utilizzare l’acqua per innaffiare le loro piante,pulire le loro case,per la cucina ecc…I rifiuti solidi finiscono in un impianto di termo-elaborazione per essere trasformati in energia per la comunità.Secondo Parker,un bagno può ospitare fino a 10 persone per non più di 0,05$ al giorno per utente – in linea con i criteri originali definiti dalla Bill e Melinda Gates Foundation per il premio.Parker dice inoltre che le prove sul campo avranno inizio entro la fine dell’anno.

Le comunità locali devono però creare una formazione specifica per i servizi igienici per garantire una sicura ed efficace manutenzione,e il processo di formazione può richiedere diverso tempo.Alcuni scienziati hanno speso anni a lavorare sui loro progetti,e questi non sono ancora perfetti.Parker ammette il problema della carta igienica che è ancora uno dei servizi igienici indispensabili.La toilette va migliorata perchè ora come ora gli utenti non hanno altra scelta che gettare la carta in un cestino dei rifiuti nelle immediate vicinanze.In futuro,il team spera di trovare un modo per poter bruciare la carta igienica.Non è il metodo di smaltimento più ecologico,ma se ciò significa aumentare la vita media delle persone,potrebbe essere una soluzione vincente per lo meno nel breve periodo.

Translated by: Michele Paoletti

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  • Redazione Online

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