Un incidente con me stesso

Intro: Siamo stati abituati ad essere così così perfidi ed egoisti che quando ce ne rendiamo conto scopriamo di essere diventati delle brutte persone.

Il sole splendeva alto ed io ero arrivato al centro della mia città, sulla sinistra vidi un ragazzo di colore col borsone camminare con andatura goffa e pensai con aria scocciata adesso viene qui e mi vende qualcosa, parcheggiai,alzai la testa e il ragazzo non c’era più. Andai dove dovevo andare, e poi tornai in macchina per riprendere la strada di casa ma dopo 100 metri lo rividi sulla discesa.Scattò nella mia coscienza un impulso forte,dentro mi sentivo in colpa, lo fermai gli chiesi se aveva i fazzoletti che oramai avevo terminato a causa del potente raffreddore degli ultimi giorni ma non li aveva così gli ho chiesto come si chiamava e da dove veniva,gli ho lasciato 5€ e i suoi occhi parlavano da soli,mi ha ringraziato tanto,ci siamo scambiati gli auguri e mi ha voluto lasciare gli accendini,anche quelli mi servivano!Insomma sono andato a sbattere con me stesso e mi sono reso conto di quanto questa società consumistica occidentale mi abbia fatto diventare così imbecille.Mi sono sentito uno stupido bastardo nel trattare una persona come extracomunitario e non come fratello. Mi sono sentito così in colpa che la mia coscienza si è svegliata e mi ha redarguito.

“Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti”

(Martin L.King)

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  • Redazione Online

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