SiLaDo la soluzione – Sarabanda è stata una trasmissione musicale che ha allietato per lustri le serate degli italiani sintonizzati su Italia 1 negli anni d’oro della tv pre-internet. Dopo la fortunata trasmissione di Enrico Papi, un quartetto di giovani amanti del genere e provenienti dal cuore della “Marche sporche”, decisero nel 2013 di presentare presso il Morrison’s pub di Cupra Marittima un gioco musicale denominato “SiLaDo, la soluzione“.
Il nuovo intrattenimento nato nelle Marche
I quattro fondatori dell’iniziativa furono: Alessandro Margiotta da Civitanova Marche (MC), Paolo Leopardi da Montegranaro (FM), Luca Donzelli da Lido Di Fermo e Giacomo Forgià da Porto San Giorgio (FM) con Michele Paoletti al reparto fotografia.

Luca e Giacomo provenivano dal settore dell’intrattenimento specializzati in serate con karaoke, eventi e matrimoni. Poi aggiunsero al loro background il gioco a quiz chiamato il Cervellone. Un giorno stanchi di dover dividere il loro cash con i concessionari locali del quiz decisero di mettersi loro stessi in gioco e creare qualcosa di simile tra un quiz e uno show musicale. Un’idea unica e geniale che aveva come riferimento il Cervellone da un lato e Sarabanda dall’altro. Addirittura chiamarono l’Endemol che ovviamente aveva i diritti sul nome e quindi si dovettero inventare SiLaDo ovvero 3 note musicali con un pizzico di malizia e la soluzione per concludere il titolo in bellezza.
Diversi anni prima ovvero sul finire del 2011 questi pivelli sbarbati si erano messi a sviluppare l’idea ed in quasi 3 anni si passò alla commercializzazione, avendo sviluppato oltre al software, le piattaforme del 7×40 e le pulsantiere wireless in collaborazione con una azienda locale. La pulsantiera inziale del 7×40, forse nessuno lo sa, ma era una lampada a pulsante da armadio acquistata in Ancona dai cinesi e riprogettata per funzionare da pulsante per prenotarsi! Qui si capisce la qualità vera dell’artista che non solo crea ma ricrea.
La cosa più difficile fu gestire contemporaneamente tutti i segnali provenienti dalle pulsantiere e dare la priorità. Le problematiche progettuali non furono banali e servirono diverse serate di test per mettere a punto il primo prototipo funzionante.
Silado la soluzione conquista l’Italia
“Si, La, Do, la soluzione” si è evoluto di anno in anno e dalle Marche ha conquistato l’Italia diffondendosi in tutte le regioni e facendo divertire migliaia di ragazzi e ragazze nei locali e piazze letteralmente impazziti per la novità del momento.
Un’altra idea geniale nata per scherzo fu quella delle urla per incrementare l’hype: praticamente nel gioco delle biciclette veniva detto alle persone che tramite un sensore acustico sulla pulsantiera più si urlava e più la bici su cui si aveva scommesso andava veloce; questo ovviamente non era assolutamente vero ma ancora oggi a distanza di quasi 10 anni le persone urlano sulla pulsantiera e questo fa divertire, genera hype, fomenta i giocatori, insomma una genialata che se si sapesse in giro troverebbe sicuramente spazio nei libri di storia di marketing e comunicazione. Nella riunione di partenza furono chiamati i presentatori del momento dediti al settore dell’entertainment, karaoke e matrimoni come i mitici Pino Diomede e Demis Tarsi. Fu così che si delineò un network strategicamente vincente.
Il gioco è stato presentato anche all’Inter Club di Ravenna in presenza di Paolo Bonolis, Bedy Moratti ed una gremita folla di persone che erano a cena nel club.
Poi la collaborazione con l’uomo gatto, le serate presentate da Enrico Papi nelle piazze italiane, e così via…
Un gioco che rappresentava e rappresenta un itinerario in cui anche chi dispone di una scarsa cultura musicale può puntare alla vittoria, in una vera e propria marmellata di divertimenti tra i fulminanti flash fotografici al decimo di secondo di “Magic Face” e le difficoltà di “Madre Canto”.
I due vincitori di questo itinerario si affrontano successivamente per il “7×40”, l’ultimo gioco di un’iniziativa nata nelle mura di una stanza di casa e diventata di fama nazionale.
Il marketing
Un giorno quel pivello di Luca Donzelli decise di fare la “donzellata”. La donzellata era un termine oramai diffuso con cui noi amici chiamavamo le azioni furbe di Luca per fare propaganda in maniera velata. La donzellata era una tecnica psicologica in cui il Donzy otteneva il risultato per vie traverse, e fu così che si autopromosse sulla tv di Stato: la Rai.
La donzellata è la supercazzola per non dire come si chiama il gioco con l’obiettivo principale che è proprio quello di indurre il conduttore a far dire come si chiama e pubblicizzarlo in televisione.
E poi le peripezie dell’Orfeo Fun s.r.l. continuarono a svilupparsi con nuovi giochi come il Bungee Jungle Game Show fino all’apertura della Sottoscacco Escape Room di Civitanova Marche, ovvero una delle prime ed uniche escape room nel territorio maceratese. Ecco ora sapete per la prima volta nella storia come dalle Marche sono nati i game show che hanno invaso l’entertainment italiano.

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