E così un altro pezzo se ne va. Una redazione chiude anche se rimarrà comunque il Resto del Carlino Fermo. I cambiamenti in atto nell’informazione sono evidenti soprattutto per quelli che non hanno seguito velocemente l’evoluzione digitale ed il cambiamento degli asset economici/finanziari.
L’informazione di provincia ha un target ridotto
L’informazione cambia, tramuta, si rinnova, ma il libero mercato è spietato e le chiusure sono dietro l’angolo. Ci dispiace profondamente. Dalle parole capiamo come la concorrenza nell’informazione sia spietata e piena di trappole, con amici che diventano nemici, traditori, ecc… del resto come in tutti i settori.
L’informazione di provincia ha un target ridotto e questo determina un minor bacino di lettori. Per questo negli ultimi circa 10 anni sono nati i network tipicamente su base provinciale e regionale. Per citarne alcuni: Cronache, Today, ecc… La concorrenza è diventata sempre più spietata (qualcuno parla di nemici), i costi sono aumentati mentre gli introiti è sempre più difficile trovarli.
Nel giornalismo ci sono molti contratti fumosi, paghe misere per articolo, tendenza a non avere imparzialità ed a schierarsi non dalla parte del popolo ma dalla parte del potere. L’informazione diventa quindi spesso non un mezzo di comunicazione ma un mezzo per sostenere il potere dominante, il tutto per rimanere a galla e non sprofondare nei bilanci.
Quali sono le cause?
Proviamo a indovinare le probabili cause. Mantenere in piedi una redazione è molto costoso e richiede sempre importanti finanziamenti. I costi aumentano sempre di più mentre attingere al denaro diventa sempre più difficile. Uno degli asset principali di un giornale sono le pubblicità ma con l’avvento di internet, degli influencer e di nuovi mercati la concorrenza è diventata spietata. Inoltre, sicuramente ha giocato un ruolo fondamentale il fatto che la Provincia di Fermo è la più piccola delle Marche e pertanto il target è più ridotto rispetto alle altre province.
Un altro problema è stato sicuramente quello delle “anteprime Facebook” che sono state oscurate se condivise da altre persone rimanendo soltanto link e titolo. Questo dopo che Facebook ha cambiato le direttive per una questione di copyright e remunerazione. Tale aspetto è molto importante perché l’immagine attrae moltissimo e l’effetto è sicuramente stato una perdita di click. D’altro canto la concorrenza è aumentata e con essa i network. Oggi se non si rimane al passo con i tempi si chiude, non è una novità.
Questo è l’effetto della globalizzazione e del liberismo, della sempre minore qualità e della sempre maggiore quantità.
Le mani sul fermano l’hanno messe anche redazioni che prima non esistevano sul territorio, andando a rosicchiare fette di mercato. Solo agli inizi degli anni ’90 Fermo aveva 5 quotidiani e 4 redazioni (poi scese velocemente a 3).
Il commento di Angelica Malvatani
Il commento di Stefano Cesetti
APPENDICE A
Lo studio fotografico Foto Zeppilli nasce nell’aprile del 1980, da un idea di Fabrizio Zeppilli, fotogiornalista, in collaborazione con Luigina, addetta alle vendite e gestione clienti.
Da prima l’attività si concentra sulla vendita e distribuzione di articoli per la fotografia e servizi fotografici, per poi ampliarsi nel 1984, allo sviluppo e stampa analogica, con macchinari di ultima generazione.
Negli anni l’attività cresce sempre più e rimane al passo con i tempi. Con l’avvento della fotografia digitale, si adeguano macchinari, strumenti e la capacità di risposta alla richiesta dei clienti, facendo divenire Foto Zeppilli un punto di riferimento non solo per la città di Porto San Giorgio ma per tutto il fermano e nazionale.
Nel 2022 con l’ingresso ufficiale in azienda di Serena Zeppilli si aggiunge la stampa fotografica Fine Art, la post-produzione digitale e grafica multimediale; settore più di nicchia, dedito alla ricerca artistica attraverso il mezzo fotografico.
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