Negative Seo: ribellarsi al lato oscuro dei blacklink dannosi

Oggi vogliamo parlare di un fenomeno molto diffuso ma poco conosciuto dal grande pubblico che si ricollega ad alcuni articoli scritti in precedenza sui backlink dannosi. Tutto era partito dall’analisi attraverso strumenti di webmaster del mio sito web che dopo aver scalato il rank per molti mesi posizionandosi davvero a buon livello,ha subito un contraccolpo a prima vista inspiegabile. Il rank misurato con Alexa ha iniziato a peggiorare giorno dopo giorno sia a livello locale che a livello globale.

Rank Alexa.jpg

Questo ha fatto scattare il primo campanello d’allarme,qualcosa non quadrava. È iniziata allora la ricerca approfondita del problema per capire cosa e/o chi abbia scaturito questo effetto negativo.Ebbene la risposta è stata trovata grazie anche all’aiuto di gruppi Facebook dedicati. Ogni giorno aumentavano backlink a siti di spamming che si occupano di mostrare le posizioni dei siti nel web e il loro stato (attivo/non attivo) e che danno origine a un sistema di compravendita. Potete osservare in questo grafico un esempio di siti dannosi:

Negative Seo Backlink.jpg

Un vero e proprio mercato di URL dove la qualità la fa il rank e la popolarità. Questi siti in realtà sono una rete facente capo alla stessa organizzazione dislocata a quanto sembra in India/Iran, che attraverso questa pratica danneggia volontariamente o involontariamente il lavoro di moltissimi webmaster. L’effetto negativo conosciuto in letteratura come negative Seo è dovuto al fatto che questi backlink riconosciuti come dannosi dai motori di ricerca penalizzano i siti web a cui questi fanno riferimento.I nsomma parliamo di negative Seo e Dangerous Backlinks, una parte del lato oscuro del web.

Possiamo dire quindi che il Black Seo rappresenta uno strumento di vero e proprio danneggiamento a cui bisogna sapersi difendere. Il black Seo utilizza come veicolo il link building negativo che ogni giorno va a minare il nostro rank nei motori di ricerca. Insomma una vera e propria arma di distruzione che se usata di proposito può minare profondamente le basi gettate in molti anni di duro lavoro. Essere penalizzati per qualcosa fatto da altri è davvero insopportabile e bisogna armarsi per combattere questa cyber guerra!

Come risolvere la questione?

  1. Individuare quanto prima possibile la presenza dei backlink dannosi con gli appositi strumenti di webmaster (per esempio seoprofiler.com)
  2. Mandare un email minatoria minacciosa in lingua inglese in cui si chiede l’immediata cancellazione del sito
  3. Utilizzare Google Search Console per caricare la lista dei backlink dannosi (vedi come fare) in modo da ridurre la penalizzazione da parte di Google.

PAROLE CHIAVE PER APPROFONDIMENTI:

negative seo, dangerous backlinks, black seo

Autore

  • Redazione Online

    Seremailragno è un contenitore digitale nato nella Regione Marche. Dal 2014 al 2022 ha gestito il sito per poi dare spazio ad un restyling di contenuti e stile lasciando spazio a Seremailragno.com Edizioni.

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