Aziende e commercianti, formazione gratis a Monte Urano. «Bene così, ma hanno aderito soltanto in 15». È questo il titolo scelto dal Corriere Adriatico che poi continua con: Formazione gratuita per aziende e commercianti: l’idea funziona ma non attira. «Il rammarico è che ci aspettavamo una partecipazione più ampia».
Non siamo d’accordo con l’impostazione dell’articolo che sembra avere un tono di colpevolizzazione nei confronti delle aziende.
Poniamoci due domande da cui ricavare dati:
– “Quante aziende sapevano di questo corso sul numero totale di aziende?”
– “Quante aziende avrebbero partecipato se l’orario fosse stato consono?”
Il problema è organizzativo
Allora il problema che sorge è evidente. Perché? Se metti un corso che inizia alle 17:00 di lunedì cosa puoi aspettarti, il pienone? La domanda che bisogna farsi è banale e riguarda il livello organizzativo del corso. Bastava chiedere alle aziende il giorno e l’orario di preferenza compilando un semplice form online in modo da capire le esigenze delle attività stesse e scegliere giorno ed orario con il maggior numero di preferenze. Questo è come fare organizzazione democratica sul luogo, alla base dell’innovazione promossa da una amministrazione. È stato fatto?
Un censimento di pubblico dominio
Ma per fare questo prima ancora a nostro avviso andava fatta negli anni un’opera di censimento e raccolta dati delle aziende di pubblico pubblico con geolocalizzazione su una mappa e suddivisione per categorie di attività (calzaturifici, bar, pelletteria, parrucchieria, ecc…). Insomma, nel nostro paese manca un’organizzazione tale per cui è difficile organizzarsi in tempi rapidi con una comunicazione fatta bene. È stato fatto?
Fermarsi per formarsi? Facile a dirsi, difficile a farsi
Dunque chi è che è disposto a smettere di lavorare alle 17:00 di lunedì e fermare la produzione della sua attività con dipendenti annessi per un corso di formazione? Si, perché nelle piccole aziende funziona così, non siamo a Milano dove c’è il top manager o il responsabile di marketing che fanno solo quello. Dalle nostre parti dove per la maggior parte sono aziende PMI a conduzione familiare il titolare è molto spesso un “essere multitasking”. Insomma, con un orario serale o del sabato mattina e con annessa comunicazione massiva mediante piattaforma apposita, sicuramente sarebbe stato un corso interessante da poter seguire perché non si sovrapponeva all’orario lavorativo della propria attività.
Le aziende debbono essere messe in condizione di seguire un corso a loro rivolto: è così difficile da capire?
Pertanto la frase il “Ci aspettavamo una partecipazione più ampia” più che una frecciatina al sistema imprenditoriale sembra un mea culpa, perché è come dire: “Non siamo stati capaci di coinvolgere le aziende”.