C’è un solo modo per decretare la vittoria delle Marche Zozze (o Sporche) sulle Marche Pulite: l’unione. Se nel tempo abbiamo visto come la secessione per ridare potere alle autonomie locali fosse una scelta strategica che aveva i suoi perché, oggi è tutt’altro.
La coesione fa la forza – Marche Zozze Unite (United Dirty Brands)
L’entrata in Europa ha stravolto le autonomie locali. Il dictact dell’ultimo quarto di secolo è stato quello di depotenziare le autonomie locali per centralizzare il potere in Europa. Il tutto per poi concedere fondi tramite bandi. Togliere per poi ridare ma con prerequisiti prestabiliti. Questo ha determinato una dipendenza dal sistema centrale, causando l’impossibilità decisionale su importanti opere locali.
L’unione delle Marche Zozze – United Dirty Brands
Date le premesse, oggi sarebbe più conveniente un’unione che permetta il potenziamento ed ottimizzazione degli uffici, tra cui quello per captare bandi europei. Le Marche Zozze formate da Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno potrebbero essere una vera super potenza in grado di fare da volano per l’intera regione. Qualche decennio fa l’idea aleggiava nell’aria, ma poi rimase tale.
Oggi lo spezzatino è un problema perché le “autonomie locali” non sono più autonomie ma a servizio dell’Europa. In tali casi essere piccoli è uno svantaggio perché un piccolo target ha piccola voce nell’Italia e nell’Unione. I grandi invece hanno più capacità di far sentire i propri diritti.
Il secondo aspetto è legato alla depopolazione e alle emigrazioni che comportano una perdita di popolazione nelle province delle Marche Zozze.
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