Il messaggio del parroco Don Luigi Mancini alla comunità.
Come le altre comunità del centro Italia, anche noi purtroppo, in questi mesi, abbiamo vissuto la terribile esperienza del terremoto. Come tutte le calamità anche questa si è lasciata dietro molte vittime, sia tra la popolazione che tra gli innumerevoli edifici parte del patrimonio artistico culturale e religioso che ogni paese ha. Specialmente nei piccoli paesi come il nostro, Monte Urano, che conta appena poco meno di 8.000 anime il problema si è fatto sentire, soprattutto nei vecchi edifici, che rappresentano , per la comunità, il fulcro della vita religiosa e sociale.
La crisi economica prima del terremoto aveva già indebolito la nostra fragile economia e tolto la possibilità di finanziamenti e donazioni per il mantenimento dei nostri edifici religiosi e non solo. Oggi dopo il terremoto la situazione è drammaticamente peggiorata. Il paese ha perso l’edificio che ospitava la scuola media , ricollocata temporaneamente insieme alla scuola elementare, ma soprattutto abbiamo perso la possibilità di utilizzare la nostra Chiesa Parrocchiale.
In ogni paese la Chiesa rappresenta il punto di incontro della comunità, Il luogo dove si vivono e si sono vissuti i momenti più importanti della nostra vita. La memoria di ogni concittadino ha in se un esperienza vissuta nella nostra cara chiesa. Pensate solo a tutti i battesimi, le comunioni, le cresime i matrimoni e gli estremi saluti ai nostri cari defunti. Ogni uno di noi dal più anziano al più piccolo ha vissuto molti splendidi momenti della propria vita religiosa nella Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo.
Interno della Chiesa
Ricordo ancora il giorno della mia comunione : decine di bambini in fila, emozionati e impacciati, in attesa di fare il primo incontro con Nostro Signore Gesù. Ogni anno nuovi volti gioiosi si alternavano ai piedi di quell’altare e con loro parenti ed amici condividevano in quel luogo sacro la gioia dell’amore di Dio. Quest’anno purtroppo non sappiamo ancora dove celebreremo le più importanti cerimonie. Per ora il comune ha messo a disposizione della comunità cattolica il palazzetto dello sport , dove abbiamo celebrato il Natale e l’Epifania e dove probabilmente senza il VOSTRO AIUTO, celebreremo anche la Pasqua e le future comunioni e cresime.
L’edificio è stato dichiarato inagibile dai tecnici della Protezione Civile in seguito alla terribile scossa del 30 Ottobre, e da quel giorno che ci siamo mossi per trovare una soluzione per renderlo di nuovo funzionante e al servizio della comunità intera. Sono stati contattati tutti gli esperti necessari per decidere gli interventi da fare ma il nodo da sciogliere resta sempre lo stesso: i fondi per la ristrutturazione non si trovano. Abbiamo iniziato una raccolta fondi nel paese ma , come dicevo prima, la crisi ha tolto molto alla nostra gente e la cifra necessaria è inarrivabile da soli.
Preghiamo ogni giorno la divina provvidenza perché ci indichi la strada da percorrere per trovare i soldi necessari alla ristrutturazione e da oggi preghiamo anche voi . Aiutateci, a ritrovare, se non altro, un luogo sicuro dove poter pregare e dare degna sepoltura ai propri morti.
Come saranno spesi i soldi: le opere consistono in un progressivo distacco dell’intonaco pericolante con la successiva messa in sicurezza della muratura sottostante ove necessario e ripristino dello stesso con tinteggiatura. Andranno poi anche installate delle “chiavi tiranti” per tutti gli archi che costituiscono le 3 navate della chiesa per evitare che gli stessi cedano sotto il loro peso in seguito ad eventi sismici.
Siamo un popolo orgoglioso e non c’è cosa più difficile che mostrarsi deboli ed impotenti quando si è in difficoltà , ma oggi più che mai abbiamo bisogno di un aiuto concreto per riportare alla normalità una parte della nostra vita.
GRAZIE ANCORA
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