Centri giovanili e biblioteche – La cultura dominata dalla politica è il veleno di questa società

I centri giovanili e le biblioteche non sono circoli di partito e non vanno trattati come tali, fatti gestire ed assegnati con modalità fortemente discutibili...il declino inizia sempre con l'inculcare sin da piccoli una certa letteratura affine alle logiche del partito dominante che manipola la coscienza dei ragazzi a cui oggi si aggiungono le teorie gender, transgender e transfemministe forzate nella letteratura per ragazzi, nei festival patrocinati, nei programmi televisivi mainstream e dagli pseudo-influencer milanesi.La politicizzazione della cultura, perpetrata con queste modalità, va estirpata come la gramaccia d'estate poiché rappresenta un grande pericolo per la libera scelta personale tipica di ogni individuo con una propria coscienza, conoscenza, identità e libero arbitrio. Ma ancor più pericoloso è quando la manipolazione viene fatta in età precoce dove si deve ancora costruire la conoscenza e l'esperienza che determinano il raggiungimento del giusto livello di consapevolezza.Mi fa abbastanza schifo e mi dissocio totalmente dal sistema costruito ad hoc e portato avanti da coloro che dovrebbero far germogliare il seme della democrazia e non il seme del loro pensiero ideologico politamente schierato. LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE E DI PENSIERO NON PUO' E NON DEVE ESSERE MANIPOLATA DALLA POLITICA USANDO LA CULTURA.Se andate ad analizzare chi gestisce i centri giovanili la visione diviene più chiara. Se analizzate quanti di questi gestori hanno rapporti diretti ed indiretti con la politica diventa una visione chiarissima. Quando lo vedi su una città può essere un caso, poi lo vedi in maniera uguale su un'altra città e pensi ok un altro caso, ma poi arriva la terza città e succede uguale allora o è la terra dei casi o c'è un sistema strutturato. Io l'ho visto con i miei occhi. Insomma se ci si inizia ad addentrare in questi sistemi ed in quello del Terzo Settore si scoprono molti altarini.